(ANSAmed) - RAVELLO (SALERNO), 22 SET - Istituire a Ravello
(Salerno) un Centro Unesco e costruire una "rete" dei Paesi del
Mediterraneo dove si trovano siti riconosciuti dall'Unesco come
patrimonio mondiale dell'umanità: è il progetto varato a Ravello
al termine di una tavola rotonda promossa dal Centro
Universitario Europeo per i Beni Culturali nell'ambito del Forum
Universale delle Culture in corso in Campania.
Il progetto, denominato "Interculturalità per il
Mediterraneo", "conferma la validità della scelta della Regione
di Campania di puntare sui Comuni, sull'interculturalità e sui
siti Unesco per lo svolgimento del Forum Universale delle
Culture e apre la prospettiva di continuare nel tempo il dialogo
come strumento di sviluppo e di pace che la Giunta Caldoro ha
voluto mettere al centro del Forum", ha detto Caterina Miraglia,
assessore alla cultura della Regione Campania annunciando il
sostegno della Regione all'iniziativa.
"Siamo convinti, e dallo svolgimento del Forum stanno
arrivando continue conferme - ha aggiunto Miraglia - che da una
forte azione sul piano culturale, rivolta in particolare ai
giovani, possa arrivare una delle risposte efficaci per
contrastare l'accentuazione e radicalizzazione delle diversità
culturali che sembrano attraversare i nostri giorni".
L'impegno a promuovere il progetto "Interculturalità per il
Mediterraneo" è stato sottoscritto dall'Università di Salerno,
dall'Iccrom (International Centre for the Study of the
Preservation and Restoration of Cultural Property, al quale
aderiscono 133 Paesi), dall'Icomos Italia (International Council
on Monuments and Sites, Ong sostenuta dall' Unesco che raccoglie
oltre 7.000 iscritti), dall'Accademia Egiziana di Roma e
dall'Università della Pace. Supporto sarà assicurato dal Centro
Universitario Europeo per i beni culturali e dai Comuni di
Ravello e Minori.
Oltre alla promozione di un Centro di secondo livello Unesco
"category two" a Ravello, il progetto prevede studi e ricerche
sugli aspetti socio-economici dei territori dove si trovano siti
riconosciuti dall'Unesco come Patrimoni dell'Umanità "al fine di
promuovere l'unità culturale trasversale ai diversi popoli e
idee".
Alla tavola rotonda dalla quale è nato il progetto hanno
partecipato, oltre a Miraglia, Marie-Paule Roudil (responsabile
della rappresentanza dell'Unesco all'Ue), Gihane Zaki
(direttrice dell'Accademia Egiziana di Roma), Stefano De Caro
(direttore Iccrom), Francesco Caruso (componente del comitato
Esecutivo Icomos mondiale e vicepresidente Icomos Italia),
Maurizio Di Stefano (presidente Icomos Italia), Ray Bondin
(presidente Icomos Malta), Aurelio Tommasetti (rettore
dell'Università di Salerno), Alfonso Andria (presidente del
Centro Universitario Europeo per i Beni culturali), Secondo
Amalfitano (segretario generale della Fondazione Ravello), Paolo
Vuilleumier (sindaco di Ravello) e Mauro Menichetti (Università
di Salerno).
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Forum culture: Campania promuove Centro Unesco a Ravello
Miraglia, scelta vincente puntare su Comuni e Siti Unesco