(di Paola Del Vecchio).
(ANSAmed) - MADRID, 19 SET - Oltre 150 fra autori, artisti e
creatori dei cinque continenti partecipano all'Hay Festival di
Segovia, la kermesse internazionale delle arti, delle lettere e
del pensiero, che da domani al 28 settembre trasformerà la
cittadina di Castilla-La Mancha, patrimonio dell'Umanità, in una
stimolante "Woodstock della mente", come la ribattezzò Bil
Clinton.
'Immagina il mondo', il titolo della nona edizione che, avrà
come tema di fondo i cento anni dell'Europa e promette di essere
"la tempesta di idee e creatività più potente del decennio",
nelle parole di Sheila Cremaschi, dal 2006 organizzatrice del
festival.
Fra i protagonisti dell'appuntamento autunnale, i premi Nobel
di letteratura Mario Vargas Llosa e Jean Marie Le Clézio, che
saranno a Segovia assieme al premio Goncourt Pierre Lemaitre.
Sabato 27, lo scrittore Javier Marias, a colloquio con il
giornalista tedesco Paul Ingenday, parlerà del suo ultimo
romanzo, 'Asi empieza lo malo', in uscita in questa settimana in
Spagna, edito da Alfaguara; mentre il 26 Antonio Munoz Molina,
ultimo premio Principe de Asturias delle lettere, converserà con
il romanziere olandese Cees Nooteboom. Nella lunga lista di
invitati, gli scrittori Santiago Gamboa, Elvira Lindo, Roger
McGrough, Clara Sanchez, assieme a Jorge Edward, Ignacio
Martinez de Pison, Luis Garcia Montero e tanti altri.
Non solo letteratura, ma anche incontri con 'guru' dei fornelli,
come lo chef Ferran Adria, padre della cucina molecolare, che
converserà con lo scrittore e giornalista de El Pais, Jesus
Mantilla. O con 'archistar' del calibro di Norman Foster, che
con la moglie Elena Ochoa, fondatrice e direttrice di
Ivorypress, dialogherà con la paesaggista nordamericana Martha
Schwartz. O, anche, il pranzo benefico dove i commensali
potranno condividere la tavola con testimoni della
globalizzazione come Chris Patten, consulente di comunicazione
del Vaticano e rettore dell'Università di Oxford, intervistato
dal fondatore e direttore dell'Hay Festival, Peter Florence.
L'appassionante viaggio artistico-letterario comincia domani,
con la partenza alle 17,00 di treno speciale dalla madrilea
stazione di Chamartin, diretto a Segovia, carico degli ospiti
della kermesse e di personalità degli ambiti culturale,
politico, diplomatico e imprenditoriale. Tutti porteranno al
petto un papavero rosso, in ricordo e omaggio ai soldati caduti
sui campi di battaglia della I Guerra Mondiale, confezionati per
l'occasione dai pazienti del centro di riabilitazione
psicosociale dell'istituto Antonio Machado di Segovia. Il
papavero, che ispirò nel 1915 il poema 'Nei campi delle Fiandre'
di Jhon McCrae, è anche l'immagine dell'ultima edizione dell'Hay
Festival, che sarà aperta domani dalla conversazione 'Voci
libere: Europa 1914-2014' nell'aula magna dell'Istituto Europeo
di Business (IEbusiness), alla quale prenderanno parte
giornalisti e corrispondenti di Regno Unito, Spagna, Italia,
Svizzera e Polonia. Una riflessione sulle conseguenze dello
storico conflitto e sul ruolo dei mezzi di comunicazione nella
costruzione della nuova Europa, alla quale prenderanno parte
Giles Tremlett (The Economist), Guillermo Altares (El Pais),
Paolo Rumiz (Repubblica) Oliver Meiler (Tages-Anzeiger), Adam
Michnik, direttore della Gazeta Wyborcza.
(ANSAmed)
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Spagna: al via Hay Festival Segovia,la Woodstock della mente
'Immagina il mondo' è titolo nona edizione