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Venezia:corteo nuziale e applausi, Io sto con la sposa è un caso

Trionfo per film 'vero' su nozze finte migranti 'clandestini'

In abiti nuziali sul red carpet la delegazione del film 'Io sto con la sposa' al festival di Venezia

Redazione Ansa

(ANSAmed) - VENEZIA - Un corteo di spose bianche, applausi per strada e in conferenza stampa, tutti emozionati, e 17 minuti di standing ovation alla fine della proiezione ufficiale. Diventa un piccolo caso il film 'Io sto con la sposa', nato dal crowfunding di chi ha voluto supportare, anche con pochi euro, quest'opera che con intelligenza e coraggio il direttore della Mostra del cinema di Venezia Alberto Barbera ha selezionato per il festival in Orizzonti fuori concorso.

Diretto da tre registi generosi e pronti a rischiare il carcere - Antonio Augugliaro, Gabriele del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry - uscirà in sala il 9 ottobre da Cineama e si spera che prosegua il suo viaggio anche nelle scuole.

Qui al Lido è stato applaudito, creando curiosità anche tra chi non era a conoscenza della storia che essa stessa sembra un film. 'Io sto con la sposa' racconta la storia vera del finto corteo nuziale messo in piedi dai tre per aiutare veramente cinque palestinesi e siriani, scappati dalla guerra e sbarcati a Lampedusa, a proseguire il loro viaggio senza documenti attraverso mezza Europa. Dall'Italia alla Svezia, attraverso un'Europa solidale e goliardica che beffa i controlli frontalieri con una mascherata ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013 e alla quale con una sottoscrizione in rete hanno partecipato 2.617 produttori dal basso, donando da tutto il mondo 100 mila euro in 60 giorni.

Durante il 'rad carpet' davanti al Palazzo de cinema, i protagonisti-interpreti della vicenda hanno hanno sventolato la bandiera palestinese. Applausi a scena aperta per l'inno rapper del giovane Mc Manar. (ANSAmed).

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