(ANSAmed) - BEIRUT, 22 AGO - Si intensifica la mobilitazione
popolare anti-governativa nel sud della Siria per protestare
contro il peggioramento delle condizioni socio-economiche nel
Paese, afflitto dalla peggiore crisi finanziaria della sua
storia, aggravata dalle conseguenze di più di 12 anni di
conflitto armato, dalle sanzioni occidentali e dal collasso
bancario nel vicino Libano. Secondo media siriani e regionali,
da tre giorni centinaia di persone protestano nelle città di
Suwayda e di Daraa, capoluoghi delle due regioni meridionali
siriane al confine con la Giordania.
A scatenare la mobilitazione popolare, che periodicamente
segna da anni le zone meridionali siriane, è stata la nuova
svalutazione della lira siriana e le recenti misure di austerità
decise dal governo centrale di Damasco. Le autorità avevano nei
giorni scorsi annunciato l'abolizione dei sussidi statali su
alcuni beni considerati essenziali, come benzina e combustibile
per alimentare generatori elettrici, in un contesto in cui il
governo non è in grado di fornire elettricità per uso domestico
e industriale. Le proteste popolari a Daraa e Suwayda non sono
però coordinate e le due comunità locali sono divise da una
storica rivalità politica e confessionale. (ANSAmed).
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Siria: proteste anti-governative nel sud contro il carovita
Centinaia di persone in strada dopo nuova svalutazione lira