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In Siria milizie filo-Ankara festeggiano la vittoria di Erdogan

Ong, miliziani anti-Pkk sparano in aria in zone confine Turchia

Erdogan saluta i suoi sostenitori dopo l'annuncio della sua vittoria alle elezioni di ieri

Redazione Ansa

BEIRUT - Miliziani siriani cooptati dall'esercito turco nel nord della Siria hanno festeggiato nelle ultime ore l'annuncio della vittoria elettorale del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sparando in aria raffiche di mitragliatori e fucili automatici. Lo riferiscono l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria e diversi media siriani delle zone di Aleppo e Idlib, che mostrano video dei festeggiamenti da parte dei miliziani del cosiddetto "Esercito nazionale", milizia creata e finanziata dalla Turchia in funzione anti-Partito dei lavoratori curdi (Pkk) in Siria. I festeggiamenti, con caroselli e parate militari improvvisate nella notte, si sono svolti nelle regioni siriane di Afrin, Azaz, al Bab e Jarablos al confine con la Turchia.

Erdogan ieri è stato riconfermato presidente della Repubblica di Turchia, dopo già vent'anni al potere. E' stata una vittoria ma non un trionfo. Il Sultano ha vinto per la terza volta il voto per l'elezione diretta del capo dello Stato con il 52%, sostanzialmente la stessa percentuale dei due precedenti appuntamenti elettorali ma questa volta al secondo turno. "La nostra gente ci ha dato ancora fiducia, sarà il secolo della Turchia", ha detto ieri celebrando il risultato che ha ottenuto alle urne. Ma ora dovrà governare un paese spaccato a metà.

L'ampio fronte di opposizione guidato da Kemal Kilicdaroglu non ha prevalso fermandosi al 47,9% ma ha costretto Erdogan a vincere al ballottaggio, come mai era successo nelle passate elezioni. E ha sfiorato un'impresa storica. "Continueremo la lotta, la nostra marcia continua", ha assicurato il 'Ghandi turco' che aveva invitato gli elettori a recarsi ai seggi per porre fine a "un regime autoritario e per l'arrivo della libertà e della democrazia".

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