(ANSAmed) - ROMA, 26 MAG - "Secondo i parenti le 500
persone sono state respinte in Libia e ora sono imprigionate a
Bengasi. Se vero, è stato un atto criminale di respingimento dal
centro delle autorità maltesi. Chiediamo chiarimenti. Chi era
responsabile?". Così in un tweet Alarm Phone, che due giorni fa
aveva ricevuto una richiesta di soccorso dal barcone alla deriva
che si trovava al largo della Libia e in seguito non era più
riuscito a comunicare con le persone a bordo.
Anche per Emergency è probabile che i migranti siano stati
respinti in Libia. "Resta ancora sconosciuta la sorte delle 500
persone che la nave di Emergency, Life Support, stava andando a
soccorrere in acque internazionali, zona maltese di ricerca e
soccorso, il 23 maggio scorso. Dopo giorni di ricerca, si fa
largo l'ipotesi che le persone siano state riportate in Libia,
anche se le autorità libiche hanno finora negato", afferma la
ong. "La Life Support - spiega Emergency - non ha trovato i
resti di un naufragio e le 500 persone non risultano sbarcate in
Italia. È difficile credere che nessuna autorità costiera sappia
dove si trovano le 500 persone. Già in passato le autorità di
Malta avevano commissionato ad un'imbarcazione privata un
respingimento verso la Libia e non si può escludere che si
tratti anche questa volta di un meccanismo simile".
Sono almeno 24.000, ricorda la ong, "le persone riportate in
Libia contro la propria volontà nel 2022 e oltre 5.000 nel 2023.
In Libia, secondo gli ultimi rapporti della Nazioni Unite, le
persone migranti sono vittime di crimini contro l'umanità. I
naufraghi che Emergency soccorre, una volta a bordo, denunciano
di aver vissuto detenzioni arbitrarie, violenze sessuali e
torture perpetrate su base quotidiana nelle carceri ufficiali e
non ufficiali libiche".
Al momento della segnalazione, il 23 maggio, l'imbarcazione
in pericolo aveva a bordo 500 persone, di cui 56 bambini, tra
cui un neonato, e 45 donne, anche incinte. La Life Support ha
quindi navigato a tutta velocità e per oltre 30 ore verso il
natante, utilizzando la posizione indicata da Alarm Phone, da
cui era provenuta la segnalazione. All'arrivo, si erano già
perse le tracce e dopo 24 ore di ricerca attiva, e di
impossibilità a trovare l'imbarcazione, la nave ha dovuto
abbandonare l'area.(ANSAmed).
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Alarm Phone, '500 migranti respinti in Libia, dicono i parenti'
Emergency, non ci sono tracce di naufragio, a bordo 56 bambini