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Migranti sbarcati da Geo Barents denunciano torture e stupri

Subite in Libia. A Brindisi approdati in 339, con 24 minori soli

Redazione Ansa

BRINDISI - Hanno denunciato stupri e torture, subite nei campi di detenszione in Libia, diversi dei 339 migranti sbarcati oggi nel porto di Brindisi dalla nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere (Msf), almeno 24 dei quali minori non accompagnati. I medici hanno raccolto le testimonianze e diversi migranti ne portano i segni fisici e psicologici degli abusi.

I migranti, riferiscono da Medici senza Frontiere, provengono da Siria, Pakistan, Bangladesh, Egitto, Somalia e Sri Lanka. Ci sono a bordo 24 minori non accompagnati.

Due donne di circa 20 anni hanno riferito ai medici di MSF, saliti a bordo per i primi accertamenti prima dello sbarco, di avere subito violenza sessuale e torture nei centri di detenzione libici. Ci sarebbero anche tre persone con alcune fratture sospette, mentre altri migranti presenterebbero segni di ustioni. In Libia gli adulti avrebbero subito torture, testimoniate anche dai segni sui loro corpi, mentre i bambini sono stati sottoposti a violenza psicologica, ha riferito Sebastien Ponsford, responsabile Affari umanitari di MSF, che hanno fatto riferimento anche ad alcune donne che viaggiavano sole, ridotte in schiavitù, subendo anche abusi sessuali in Libia.Tra i migranti a bordo anche alcuni bambini che avrebbero patologie cardiache. Accertati alcuni casi di scabbia.

"Siamo pronti ad assicurare la migliore accoglienza ai migranti". Lo ha detto la prefetta di Brindisi Michela La Iacona, incontrando i giornalisti nel porto. I 24 minori non accompagnati resteranno a Brindisi, dove verranno accolti da strutture che sono già state individuate dal Comune, insieme ad altri adulti. Gli altri migranti saranno smistati in diversi centri già individuati dal ministero dell'Interno tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.

Una famiglia siriana sbarcata a Brindisi dalla Geo Barents aveva già tentato altre quattro volte di scappare dal suo paese in guerra per raggiungere l'Europa attraverso la Libia, ma era stata sempre intercettata in mare e rinchiusa nei centri di detenzione libici.

La nave aveva salvato pochi giorni fa nel Mar Mediterraneo 440 migranti, 100 dei quali erano già stati trasferiti su una nave della Guardia costiera italiana al largo della Sicilia. Un altro migrante era stato evacuato con un elicottero a causa delle precarie condizioni di salute. Lo sbarco in Puglia è iniziato poco dopo le 7. A terra sono iniziate le procedure di identificazione e a controlli medici più approfonditi.

(ANSAmed).

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