(ANSAmed) - ROMA, 27 FEB - Il numero continua a salire e
tocca ormai quota 26 mila in 10 anni. Già 225 nel solo 2023,
calcolando quelli del naufragio di oggi davanti alle coste
calabresi. Erano stati 2.406 nel 2022. Sono le vittime dei
viaggi della speranza. Migranti partiti dall'Africa e dall'Asia
col sogno di raggiungere l'Europa. Ma annegati durante la
traversata, prima di toccare terra. A volte a pochi metri dalla
meta. come è accaduto per l'ultimo barcone partito dalla
Turchia. Ed il Mediterraneo diventa così un vero e proprio
cimitero che inghiotte i corpi senza più restituirli per la
sepoltura o l'identificazione.
E' l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) a
tenere il conto delle vittime con il Missing migrant project,
attivo dal 2014. Il progetto prende in considerazione tre rotte:
Mediterraneo Centrale, Occidentale e Orientale. La prima, che
collega Libia e Tunisia all'Italia, è la più letale in tutto il
mondo. Oltre 17mila tra morti e dispersi registrati dal 2014 ad
oggi. E c'è evidenza che molti naufragi restano 'invisibili. Il
numero delle tragedie è dunque sottostimato. Alla rotta
occidentale sono attribuiti 2.300 morti, mentre 1.700 sono stati
registrati in quella orientale. (ANSAmed).
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Cimitero Mediterraneo, 26mila morti in dieci anni
Già 225 nel 2023. Nel 2013 la strage di Lampedusa, 368 vittime