(ANSA) - TUNISI, 04 GEN - La camera penale del Tribunale di
primo grado di Tunisi ha condannato a tre anni di reclusione
l'ex ministro dell'Ambiente tunisino, Mustapha Aroui, nel caso
dei rifiuti domestici italiani importati illegalmente da una
società tunisina nel luglio 2020. Lo si apprende da diversi
media locali secondo cui il precedente ministro dell'Ambiente -
anche lui indagato - Chokri Belhassen è stato assolto. Altre tre
persone coinvolte in questo caso sono state condannate a tre
anni mentre un dirigente del ministero dell'Ambiente e' stato
condannato a dieci anni di reclusione. Il titolare della società
tunisina importatrice dei rifiuti è stato condannato, in
contumacia, a 15 anni di reclusione.
Aroui era stato arrestato nel dicembre 2020 dopo il suo
licenziamento dal ministero degli Affari locali e dell'ambiente.
La vicenda risale all'estate 2020 quando le dogane tunisine
scoprirono centinaia di container di rifiuti domestici, la cui
importazione è vietata dalla legislazione tunisina e dalle
convenzioni internazionali, ma che furono presentati
amministrativamente dall'azienda importatrice come rifiuti
plastici "non pericolosi".
Sul caso venne aperta in Tunisia prima un'indagine
amministrativa e poi una penale che ha visto indagate 26 persone
per corruzione, compresi i funzionari della dogana e l'ex
ministro dell'Ambiente, Mustapha Aroui, che venne arrestato.
Dopo un lungo periodo di consultazioni e grazie alla firma di un
accordo di cooperazione istituzionale tra Itala e Tunisia nel
febbraio 2022, 213 container di rifiuti sono tornati in Italia
al porto di Salerno. (ANSA).
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Tunisia: caso rifiuti, condannato ex ministro Ambiente
Una società tunisina li importò illegalmente dall'Italia