(ANSAmed) - TEL AVIV, 06 DIC - Al Jazeera ha denunciato
Israele alla Corte Penale internazionale dell'Aja per la morte
della giornalista palestino-americana Shireen Abu Akleh, uccisa
a maggio scorso a Jenin in Cisgiordania in scontri con
l'esercito. Lo riferiscono i media secondo cui l'emittente del
Qatar ha nuove prove che dimostrano che i soldati israeliani
spararono direttamente verso la giornalista. "La tesi che
Shireen - ha
detto il network - sia stata uccisa per sbaglio in uno scambio
di colpi è completamente infondata".
Al Jazeera ha precisato che le nuove prove si basano su nuove
testimonianze di persone sul posto, sull'esame di video ed
evidenze forensi.
"Le prove presentate alla Corte - ha spiegato l'emittente su
twitter - ribaltano le tesi delle autorità israeliane che la
giornalista sia stata uccisa in uno scambio a fuoco". Inoltre,
le stesse prove - ha continuato al Jazeera che ha diffuso un
documentario sulle circostanze della morte - "confermano, al di
la di ogni dubbio, che non c'erano scambi di colpi d'arma da
fuoco nella zona dove si trovava la
giornalista se non quelli indirizzati direttamente a lei dalle
Forze di occupazione israeliane". "Le evidenze mostrano - ha
proseguito - che questa uccisione deliberata faceva parte di una
campagna più vasta per colpire e silenziare Al Jazeera".
Israele - al termine di una lunga indagine, anche sul
proiettile che centrò la giornalista - ammise che c'era "un'alta
probabilità" che la giornalista fosse stata colpita
"accidentalmente" dai tiri dei soldati, anche se non era
"possibile determinare in modo inequivoco la fonte" dei colpi.
Il ministero degli esteri israeliano per ora non ha commentato
l'iniziativa di Al Jazeera. (ANSAmed).
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Al Jazeera denuncia Israele all'Aja per morte giornalista
Emittente, 'Shireen Abu Akleh non fu uccisa per sbaglio'