(ANSAmed) - DOHA, 30 NOV - Tra il 2014 e il 2020, sono state
414 le persone morte in incidenti sul lavoro in Qatar,
comprendendo tutti i settori produttivi e le nazionalità delle
vittime, mentre per i soli progetti legati ai Mondiali di
calcio, ci sono stati tre decessi sul lavoro e 37 non legati al
lavoro tra il personale impegnato per la realizzazione degli
otto stadi, di 17 altre opere e in altri siti collegati
all'evento. Lo afferma in una nota il Comitato organizzatore
locale, intervenuto a chiarire le parole del suo presidente,
Hassan Al-Thawadi, che in un'intervista ad una tv britannica sui
morti legati alle opere, parlato di un numero tra "400 e 500
persone", aggiungendo che "un morto è già troppo".
Nella nota del Comitato si specifica che il massimo
funzionario della Coppa del Mondo del Qatar si riferiva a
"statistiche nazionali che coprono il periodo 2014-2020 per
tutti gli incidenti mortali legati al lavoro". Da quando nel
2010 si è aggiudicato la Coppa del Mondo 2022, il Qatar, un
Paese di 2,9 milioni di abitanti, di cui oltre l'80% sono
lavoratori stranieri, è stato criticato per la sua legislazione
sul lavoro e per le condizioni di vita dei migranti non
qualificati. Doha ha sempre negato la morte di migliaia di
immigrati impiegati nei cantieri legati ai Mondiali, avanzata da
alcuni media occidentali e Ong.
"Nell'ultimo decennio, migliaia di lavoratori sono tornati
nel loro Paese in una bara, senza la minima spiegazione fornita
ai loro cari", ha commentato Amnesty International dopo le
osservazioni di Thawadi. "Il caldo estremo in Qatar e le
estenuanti condizioni di lavoro probabilmente hanno contribuito
a centinaia di queste morti ma, senza indagini approfondite,
l'entità delle vite perse non sarà mai nota", ha aggiunto Steve
Cockburn, un funzionario della stessa Ong. "Fino a quando queste
richieste continueranno a essere negate, sull'eredità dei
mondiali di calcio resterà un'ombra profonda". (ANSAmed).
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Qatar, '414 morti sul lavoro nel 2014-20, 40 legati ai Mondiali'
Comitato organizzatore Doha chiarisce parole del n.1 Al-Thawadi