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Migranti: naufragi in Grecia, morte 16 donne e un minore

30 i dispersi, Atene chiede stop partenze da Turchia

Redazione Ansa

ATENE - Nel naufragio a Lesbo sono morte 16 donne e un bambino mentre 10 donne sono state tratte in salvo e proseguono le ricerche dei dispersi visto che, secondo le ricostruzioni, a bordo dell'imbarcazione affondata viaggiavano circa 40 persone. Il portavoce della Guardia Costiera greca, il comandante Nikos Kokkalis, ha dichiarato al quotidiano Kathimerini che le operazioni di soccorso dei migranti naufragati a largo delle isole greche di Lesbo e Kythira procedono con grandi difficoltà a causa delle condizioni atmosferiche.

"Sono entrambe operazioni molto difficili - ha spiegato Kokkalis - è difficile entrare in azione con le barche a causa dei venti - dagli otto ai dieci Beaufort - che soffiano in entrambe le zone senza sosta da ieri sera". Secondo Kokkalis la situazione a Kythira è particolarmente critica, e "le speranze di recuperare qualcuno in vita sono molto poche".

Intervistato dall'emittente televisiva Skai, il sindaco di Kythira, Stratos Charchalakis, ha raccontato di avere visto morire davanti a sé cinque migranti, travolti dalle onde.

Entrambi i naufragi sono avvenuti nella notte scorsa: a Kythira una barca a vela con a bordo circa 95 persone si è infranta sugli scogli ed è colata a picco, 80 migranti sono stati tratti in salvo e si cercano ancora circa 15 persone. "Nel caso di Lesbo, c'è qualche speranza di trovare dei sopravvissuti", ha dichiarato Kokkalis a Kathimerini. "Gli abitanti dell'isola riferiscono che ieri sera hanno visto delle persone sopravvissute al naufragio a riva, quindi abbiamo ancora speranze di trovare persone vive", ha spiegato il portavoce della Guardia costiera greca.

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