(ANSAmed) - BELGRADO, 30 AGO - Il presidente serbo Aleksandar
Vucic ha confermato oggi la decisione di annullare l'Europride
previsto a Belgrado il prossimo 17 settembre. Parlando con i
giornalisti, Vucic ha detto di assumersi tutta la responsabilità
per una tale decisione, già annunciata nei giorni scorsi e
motivata con il difficile momento che attraversa il Paese, con
le nuove tensioni in Kosovo e l'emergenza legata alla crisi
energetica.
Gli organizzatori della manifestazione a sostegno dei diritti
gay avevano subito replicato affermando di voler tenere
ugualmente il corteo nella capitale.
"Abbiamo deciso che l'Europride non si farà. Potrà chiamare
Biden, potranno chiamare Putin o Erdogan o chi volete - la
decisone non cambierà", ha detto il presidente serbo.
Crescono pertanto i timori per un progressivo aumento della
tensione e di possibili incidenti nel caso si volesse comunque
tenere il corteo Lgbt a metà settembre. Sono tanti i gruppi e le
formazioni ultranazionaliste omofobe presenti in Serbia,
protagoniste in passato di violenze e scontri in occasione dei
Gay Pride.
Critiche al divieto dell'Europride a Belgrado sono giunte
dalla Ue e da varie organizzazione attive nella difesa dei
diritti umani, mentre soddisfazione è stata espressa dalla
Chiesa ortodossa serba, da sempre ostile alla promozione di
diritti nei confronti della popolazione omosessuale. (ANSAmed).
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Presidente Vucic conferma, l'Europride in Serbia non si farà
'Possono chiamare Biden o Putin, decisione non cambierà'