(ANSA) - CASERTA, 23 GIU - Nei Paesi dell'area Mena (Medio
Oriente e Nord Africa) gli under 30 rappresentano il 55% della
popolazione mentre nell'area OCSE sono soltanto il 36%. Eppure,
essere giovani nel Nord Africa e in Medio Oriente è molto
complicato, basti pensare che quasi 4 under 30% su 10 vivono in
zone di conflitto, che il tasso di disoccupazione è tra i più
alti del mondo così come molto alta è la sfiducia nei confronti
delle istituzioni. Sono alcuni dati emersi oggi durante
l'incontro "Youth at the Centre of Government Action", svoltosi
alla Reggia di Caserta, presso la sede della Scuola Nazionale
dell'Amministrazione (Sna), su iniziativa del Centro di
Formazione del programma di Governance per il Medio Oriente e
Nord Africa di Ocse e SNA.
Dal report Ocse emerge che nell'area Mena sette Paesi si sono
dotati di politiche per l'inserimento e il sostegno dei giovani
(Algeria, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Autorità Palestinese,
Emirati Arabi Uniti), altri due (Marocco e Mauritania) sono in
attesa di adottare tali politiche, mentre Egitto, Qatar e
Tunisia le stanno elaborando. Se ciò induce ad essere ottimisti,
desta maggior preoccupazione il dato dell'interesse per la
politica del Governo da parte dei giovani dei Paesi Mena, che
poco si fidano delle scelte dei rispettivi esecutivi e poco
credono che i Governi facciano qualcosa per loro. Emblematico il
dato che nelle regioni Mena appena il 16% dei membri del
Parlamento ha meno di 40 anni, e ciò nonostante la popolazione
giovanile sia preponderante; nei Paesi Ocse invece, dove vivono
molti più anziani, la percentuale sale al 22%.
Come è successo in tutto il mondo, il Covid ha peggiorato la
situazione che era però già più precaria: nell'area Mena, nel
2020, il tasso di occupazione giovanile è diminuito del 7,5% e
110 milioni di giovani hanno avuto problemi sia nel frequentare
le scuole, sia nel socializzare con i propri coetanei a causa
delle restrizioni imposte dal virus. Secondo il report, in un
contesto come quello dell'area Mena in cui la fiducia nelle
istituzioni è piuttosto bassa, la crisi potrebbe minare sia le
opportunità e le aspirazioni dei giovani, sia determinare
l'arresto del processo di crescita sociale ed economica di tutta
la regione. Per questo è necessario porre le politiche giovanili
al centro dell'azione dei governi per creare le condizioni di
una crescita inclusiva e resiliente. (ANSA).
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Giovani: il report, in Paesi Mena scarsa fiducia nei Governi
Presentato dossier Ocse-Scuola nazionale dell'Amministrazione