(ANSAmed) - MANSURA, 21 GIU - "Siamo in un ciclo di
rinvii. Non è accettabile, voglio tornare ai miei studi e inizio
a sentirmi non libero. E ciò è del tutto inaccettabile per me".
Lo ha detto Patrick Zaki ai giornalisti a Mansura dopo
l'ennesimo rinvio sul suo caso deciso oggi.
"Non abbiamo detto nulla oggi, non abbiamo avanzato alcuna
richiesta", ha risposto Patrick a giornalisti che gli chiedevano
cosa avessero argomentato i suoi legali. "Non è successo nulla
di nuovo, mi hanno chiesto la carta d'identità. Tutto qui", ha
ribadito. L'udienza "è durata15 secondi".
Circa l'attesa di un pronunciamento della corte
costituzionale su un caso analogo che potrebbe far decadere il
suo processo, Patrick - riferendosi ai suoi avvocati - ha detto
che questa "è la loro soluzione, non un'idea mia". "Quello a cui
penso è che voglio essere a Bologna prima del prossimo
settembre. Voglio riprendere i miei studi, voglio riprendere il
mio lavoro e tutto il resto", ha detto ancora il ricercatore.
"Voglio tornare in Italia il prima possibile. Rinviarmi al 27
settembre è come congelare" il caso, è "un ulteriore
congelamento per me", ha affermato.(ANSAmed).
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Zaki protesta, 'inaccettabile continuare a rinviare'
Il ricercatore egiziano: 'Voglio tornare ai miei studi'