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Siria: Save The Children, 700 bimbi in trappola in carcere Isis

Molti minori detenuti da tre anni, provengono da diversi paesi

Curdi siriani che hanno lasciato le loro case dopo gli scontri con i miliziani dell'Isis arrivano al posto di blocco delle Forze Democratiche Siriane (SDF) nel quartiere di Gweiran a Hasake

Redazione Ansa

BEIRUT - Ci sono anche 700 bambini e adolescenti di varie nazionalità nel carcere siriano di Gweiran, nel nord-est del paese, preso d'assalto lo scorso 20 gennaio da miliziani dell'Isis, che ne hanno poi preso il controllo nonostante i ripetuti tentativi delle forze curde locali sostenute dagli Stati Uniti. Lo riferisce oggi l'organizzazione umanitaria internazionale Save The Children, secondo cui negli scontri armati alcuni minori possono essere stati uccisi e feriti, anche se ancora non vi sono conferme di questo. In un comunicato, Sonia Khush, direttrice del programma Siria per Save the Children, ha affermato che "quello che sentiamo dalla prigione di Gweiran è profondamente angosciante. Le notizie di bambini uccisi o feriti sono tragiche e oltraggiose".

Gli scontri erano scoppiati giovedì scorso dopo che nella notte tra mercoledì e giovedì un commando di miliziani jihadisti aveva preso d'assalto il carcere di Gweiran, nel capoluogo di Hasake. Dal 20 gennaio a oggi i combattimenti tra le parti non si sono fermati e si sono invece allargati ai quartieri di Hasake nei pressi del centro di prigionia. I detenuti Isis evasi sono almeno decine, secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani e le vittime degli scontri sono più di 150, sempre secondo l'Osservatorio. Save The Children ricorda che "molti dei ragazzi presi in mezzo ai combattimenti sono detenuti nel carcere di Gweiran da quasi tre anni", da quando l'Isis era stato dichiarato sconfitto nel 2019 dalle forze Usa e da quelle curde. Si tratta, continua l'organizzazione umanitaria, di bambini e adolescenti "provenienti da decine di paesi stranieri, oltre che dalla Siria e dall'Iraq".

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