(ANSAmed) - IL CAIRO, 14 GEN - Centinaia di corpi di
terroristi del sedicente Stato islamico uccisi in battaglia anni
fa stanno marcendo in container refrigerati per alimentari a
sud-est di Misurata, in Libia, mentre le autorità devono
decidere cosa farne: un macabro monito del disordine a cui
avrebbero dovuto porre fine le elezioni saltate il mese scorso.
Lo riferisce il sito dell'agenzia Reuters precisando che si
tratta di 742 salme raccolte nel 2016 da campi di battaglia e
"sepolture informali".
I cadaveri hanno iniziato a decomporsi a causa di blackout
che interrompono l'alimentazione elettrica dei container
refrigerati: "Le interruzioni di corrente per lunghi periodi
peggiorano la situazione" e "il cattivo odore", ha detto Salah
Ahmed dell'unità di polizia che gestisce il complesso. Anche i
corpi dei combattenti identificati da documenti o da ex
commilitoni sono stati abbandonati da Paesi stranieri o
familiari, lasciando al governo di Tripoli il compito di
sbarazzarsene, segnala l'agenzia. Un piano che assegnava un
cimitero di Sirte, città che l'Isis aveva conquistato nel 2015 e
controllato per oltre un anno, è saltato per uno spostamento
delle linee del fronte di una delle guerre civili libiche.
Un altro progetto, che prevedeva di seppellire i terroristi
islamici in un cimitero originariamente dedicato ai migranti
morti mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo per
raggiungere l'Europa, è stato cancellato perché il sito non è
abbastanza grande. La polizia che gestisce il complesso afferma
che il governo ad interim ha assegnato un budget per seppellire
presto i corpi ma non sono stati annunciati né una data né un
luogo, conclude la Reuters. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Libia: 742 corpi di terroristi Isis marciscono in container
Blackout interrompono la refrigerazione vicino a Misurata