(ANSAmed) - BELGRADO, 15 OTT - I ministri dell'interno di
Serbia e Ungheria, Aleksandar Vulin e Sandor Pinter, hanno
ispezionato stamane al valico di confine di Horgos-Razske le
pattuglie miste di polizia serbo-ungheresi in servizio da oggi
per rafforzare i controlli e la sorveglianza lungo la frontiera
e intensificare la lotta all'immigrazione illegale.
Entrambi i ministri hanno concordato nel sostenere che della
crisi migratoria non sono responsabili né la Serbia né
l'Ungheria, unite negli sforzi per contenere le conseguenze che
tale crisi comporta sul piano sociale, umanitario e della
sicurezza.
"Non consentiremo che la vita nel nostro Paese venga in
qualche modo modificata" a causa dei migranti - ha detto Vulin,
in completa sintonia con le posizioni del collega ungherese.
"Per questo la collaborazione con la polizia magiara è molto
importante", ha osservato il ministro serbo che ha ringraziato
il governo di Budapest per le pattuglie della propria polizia
inviate anche al sud, al confine tra Serbia e Macedonia del
Nord. Pinter da parte sua ha sottolineato che Ungheria e Serbia
hanno la stessa posizione in fatto di immigrazione illegale,
aggiungendo l'auspicio che altri Paesi europei si uniscano in
tale collaborazione nel contrasto all'immigrazione illegale.
I rapporti tra Budapest e Belgrado si sono molto rafforzati
negli ultimi tempi, anche grazie all'amicizia personale e a gli
stretti rapporti personali che il presidente serbo Aleksandar
Vucic, su posizioni sempre più nazionalpopuliste, mantiene con
il premier ultraconservatore ungherese Viktor Orban. (ANSAmed).
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Migranti: al via pattuglie miste a confine Serbia-Ungheria
Sul posto i due ministri dell'interno, identità di vedute