(ANSAmed) - PARIGI, 15 OTT - Il rafforzamento dei controlli
alle frontiere interne dell'Unione europea "accresce i rischi"
di drammi sulle rotte migratorie: è quanto denunciano oggi
diverse associazioni e Ong, a tre giorni dalla morte di tre
migranti travolti da un treno nei pressi di Saint-Jean-de-Luz,
nel sud-ovest della Francia, non lontano dal confine spagnolo. I
tre algerini travolti dal treno, che avevano appena varcato il
confine spagnolo, si erano rifugiati sulla ferrovia per tentare
di evitare eventuali controlli di identità.
"L'inasprimento della regolamentazione e il rafforzamento dei
dispositivi di controllo e di sorveglianza alle frontiere,
rendendo il passaggio sempre più difficile, accrescono i
rischi", avvertono in una nota le Ong Cimade, Anafé (Association
nationale d'assistance aux frontières pour les étrangers) e
Amnesty international. "Questo nuovo dramma nei Paesi Baschi
appesantisce il bilancio di morti al confine franco-spagnolo nel
2021", proseguono le associazioni.
Due altri cittadini africani, uno proveniente dalla Costa
d'Avorio e uno proveniente dalla Guinea, sono morti annegati
rispettivamente il 22 maggio e l'8 agosto tentando di
attraversare la Bidassoa, un fiume tra Irun (Spagna) e Hendaye
(Francia). Da quando la Francia ha ripristinato i controlli alle
frontiere interne, dopo gli attentati del 13 novembre 2015,
"drammi simili possono avvenire ogni giorno lungo le tratte
migratorie", tra cui il confine con l'Italia, proseguono le Ong,
aggiungendo che "alla frontiera franco-italiana, sono circa 30 i
morti recensiti dal 2015". "Alle nostre frontiere si vanno
moltiplicando i trattamenti indegni", denunciano i firmatari,
deplorando "inaccettabili violazioni dei diritti umani".
(ANSAmed).
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Francia:Ong,'stretta ai confini aumenta rischi per migranti'
Dopo morti travolti da treno nel sud-est, vicino confine Spagna