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Eruzione Canarie: danni a 1.400 edifici, sepolti 656 ettari

Sanchez, la fine non sembra vicina

Redazione Ansa

MADRID - Almeno 656 ettari di terreno sepolti dalla lava e oltre 1.400 costruzioni danneggiate o distrutte: è l'ultimo aggiornamento fornito dal sistema europeo Copernicus sull'eruzione del vulcano Cumbre Vieja a La Palma, una delle isole Canarie. Si tratta di dati elaborati a partire da un'immagine satellitare ottenuta ieri mattina dell'eruzione, iniziata lo scorso 19 settembre.

Nella mappa pubblicata da Copernicus, si nota come tra domenica e martedì la colata di lava più attiva, situata più a nord rispetto a quella principale, sia progredita verso zone sinora risparmiate: proprio a causa di questa avanzata ieri le autorità hanno emanato un ordine di evacuazione per circa 700-800 persone, in aggiunta a quelli che riguardavano le circa 6.000 già sfollate a inizio eruzione.

"Purtroppo le notizie che ci arrivano dal comitato scientifico sono che l'attività del vulcano non cessa e non sembra che nei prossimi giorni diminuirà", ha detto il premier spagnolo Pedro Sánchez da La Palma, dove si è recato in visita per la quarta volta da quando è iniziata l'eruzione. "Devo chiedere qualcosa che so quanto sia difficile chiedere, dopo le giornate e in particolare le notti che hanno dovuto trascorrere molti abitanti di La Palma, e cioè pazienza", ha aggiunto Sánchez nella sua dichiarazione, conclusasi senza spazio per domande di giornalisti.

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