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Migranti: Croazia, sospesi tre agenti per violenze a frontiera

Ripresi nel filmato su respingimenti in Bosnia

Redazione Ansa

ZAGABRIA - Tre agenti della polizia croata, per i quali è stato accertato che hanno partecipato ad abusi e violenze contro i migranti al confine con la Bosnia, sono stati sospesi dal servizio e contro di loro è stata aperta una procedura disciplinare. Lo ha reso noto la Dirigenza della Polizia croata in un comunicato diffuso oggi.

Già la settimana scorsa il ministro degli Interni, Davor Božinović, aveva confermato che sono poliziotti dell'unità anti-sommossa gli uomini dal viso coperto e senza insegne o uniformi ufficiali ripresi in un video girato a giugno da un gruppo di giornalisti investigativi internazionali al confine croato-bosniaco. Nel filmato si vede come questi picchiano almeno quattro migranti prima di respingerli con forza dall'altra parte del confine, al grido di "Go to Bosnia!".

Da anni la polizia croata è sotto accusa da parte di organizzazioni che si battono per la difesa dei diritti umani e della stampa di ricorrere a violenze e abusi durante le procedure di respingimenti forzati. Si sospetta che questi comportamenti abbiano il beneplacito dei vertici della polizia e dello stesso Ministero degli Interni. La procedura disciplinare aperta contro gli agenti limita la responsabilità unicamente a loro tre, e, per ora, esonera i superiori nella catena gerarchica. I tre agenti sono infatti sospettati di aver agito durante l'orario di lavoro, dunque in servizio, contro i regolamenti interni e di aver in questo modo "recato un danno all'onore e alla reputazione della polizia croata". Varie ong hanno chiesto che venga indagata anche la responsabilità dei dirigenti della polizia, sollecitando le dimissioni del ministro degli Interni.

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