(ANSAmed) - MANSURA (EGITTO), 14 SET - Si tiene questa
mattina presso un tribunale di Mansura la prima udienza del
processo a carico di Patrick Zaki, lo studente egiziano
dell'Università di Bologna in carcere in Egitto dal febbraio
dell'anno scorso.
Come reso noto ieri da ong egiziane, il rinvio a giudizio è con
l'accusa di "diffusione di notizie false dentro e fuori il
Paese" sulla base di un articolo scritto da Patrick nel 2019 sui
cristiani in Egitto, a suo dire perseguitati sebbene la
circostanza sia del tutto controversa. Il 30enne ricercatore e
attivista rischia una multa o una pena fino a cinque anni di
carcere, prevede Amnesty International. Trattandosi di una corte
della Sicurezza dello Stato per i reati minori, la sentenza sarà
inappellabile. Come avvenuto in tutte le udienze per il rinnovo
della custodia cautelare, è data per certa la presenza a Mansura
di un rappresentante diplomatico italiano nell'ambito di un
monitoraggio processuale Ue.
La Corte è la seconda della città sul delta del Nilo dove
Patrick è nato e cresciuto e dove fu incarcerato per quasi un
mese l'anno scorso all'inizio della detenzione cautelare. Le
udienze in tribunale iniziano alle 9 ora locale e italiana, ma
quella di Patrick dovrebbe tenersi più tardi secondo quanto
previsto da una sua legale. Al momento non è chiaro quante
potrebbero essere le udienze. Almeno dalle informazioni diffuse
ieri da dieci ong e da Amnesty, sembra che le accuse più gravi,
quelle di istigazione al rovesciamento dello Stato e al
terrorismo che erano basate su dieci post di un account
Facebook, siano cadute. (ANSAmed).
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Oggi prima udienza del processo a carico di Zaki a Mansura
Studente egiziano rischia 5 anni per un articolo sui copti