(di Francesco Rodella)
(ANSAmed) - MADRID, 14 SET - Sono arrivati a decine sulle
coste delle isole Baleari e del sud-est della Spagna tra la fine
della settimana scorsa e l'inizio di questa: un aumento di
sbarchi di migranti che si somma a quelli abituali da tempo
sulla rotta tra l'Africa nord-occidentale e le Canarie, teatro
frequente di tragedie del mare.
Tra sabato e lunedì le autorità iberiche hanno reso noto di aver
intercettato e assistito oltre 500 persone in zone costiere del
turistico arcipelago delle Baleari, comprese le isole di Ibiza e
Formentera, e di aree del sud e sud-est della Penisola iberica
come le province di Granada, Almería e Murcia, secondo quanto
raccolto dall'agenzia di stampa Efe. I nuovi arrivati sono in
buona parte uomini. A differenza dei migranti che arrivano alle
Canarie - molti dei quali provengono da Paesi dell'Africa
subsahariana -, spesso nel loro caso viene indicato che sono di
origine nordafricana. Un'altra differenza è che nella maggior
parte dei casi sono sopraggiunti su imbarcazioni di piccole
dimensioni, con capacità per circa 15-20 persone, mentre sulla
rotta per le Canarie - considerata una delle più pericolose al
mondo - spesso vengono avvistati barconi e gommoni con oltre
40-50 persone a bordo e molte donne e bambini.
Alcune di queste piccole barche sono riuscite a raggiungere
autonomamente la costa senza bisogno di intervento in mare dei
soccorritori spagnoli. Secondo quanto riportato da diversi media
locali, uno di questi sbarchi è sfociato in tragedia: è stato il
caso di un ragazzo, probabilmente minorenne, che una volta
raggiunta terra a Carboneras (provincia di Almeria) nella notte
tra sabato e domenica, ha tentato di sfuggire a eventuali
controlli delle forze dell'ordine spagnole arrampicandosi su un
dirupo, ma è caduto ed è morto. Insieme a lui c'era un'altra
persona, soccorsa dopo aver riportato diverse ferite.
Come spiegato da esperti di fenomeni migratori consultati
dall'agenzia Efe, il recente aumento di sbarchi alle Baleari e
nella zona sud-orientale della Spagna peninsulare . rotte
comunque già battute in passato - potrebbe essere conseguenza di
alcuni cambiamenti nelle dinamiche di sorveglianza dei punti da
cui i migranti sono soliti partire (principalmente situati in
Marocco e in Algeria). "Le rotte non spariscono, ma cambiano nel
tempo", ha dichiarato Blanca Garcés, ricercatrice nel Barcelona
Centre for International Affairs (CIDOB).
Gli ultimi dati ufficiali sull'immigrazione regolare del
ministero dell'Interno spagnolo, aggiornati al 29 agosto,
indicano che da inizio anno sono arrivati in Spagna 20.491
persone (un aumento di quasi il 50% rispetto al 2020), di cui
9.255 alle Canarie e 9.075 sulle coste delle Baleari e della
Penisola. Queste cifre non tengono tuttavia conto delle circa
10.000 persone arrivate a maggio presso l'enclave di Ceuta nel
giro di poco più di 48 ore. Molti di questi migranti sono poi
stati rimandati in Marocco o ci sono tornati spontaneamente nei
giorni successivi. Circa un migliaio di minori è invece rimasto
in territorio spagnolo.
Oltre che alle Baleari e sulle coste meridionali, gli sbarchi
sono continuati nelle ultime ore anche alle Canarie: il servizio
per le emergenze dell'arcipelago ha riferito di aver assistito
oltre 200 persone dal pomeriggio di lunedì. La Efe riporta
inoltre che sono state avvistate alcune altre barche, una delle
quali con un cadavere a bordo. Su questa rotta sono morte o
scomparse più di 1.900 persone nel primo semestre del 2021,
secondo l'ong specializzata in interventi in quest'area
migratoria Caminando Fronteras. (ANSAmed).
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Boom di sbarchi di migranti alle Baleari e nel sud
Continuano senza soste anche gli arrivi alle Canarie