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Libano: Nna, donna siriana si dà fuoco nel nord del Paese

Gesto estremo di fronte alla sede Onu, versa in grave condizioni

Protesta di rifugiati siriani davanti all'ufficio delle Nazioni Unite a Beirut

Redazione Ansa

BEIRUT - Una profuga siriana si è data fuoco oggi in Libano davanti alla sede di un'agenzia dell'Onu nel nord del Paese dopo aver appreso che la sua richiesta di residenza era ancora in attesa di essere elaborata. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, precisando che la donna, di 27 anni, si è cosparsa il corpo di benzina e si è immolata nella città settentrionale di Tripoli, riportando gravi ustioni su tutto il corpo. La Nna afferma che attualmente la donna è ricoverata in un ospedale di Tripoli e versa in gravissime condizioni.

Il Libano attraversa la sua peggiore crisi economica degli ultimi decenni. Il crollo della lira locale e il fallimento del sistema bancario ha contribuito a innalzare i prezzi delle merci al consumo e dei servizi essenziali, sempre più carenti, come acqua, elettricità, benzina, farina, medicinali. Secondo la Banca mondiale, più della metà della popolazione in Libano vive sotto la soglia di povertà. E in questo contesto da due anni il tasso di suicidi e di tentati suicidi è aumentato esponenzialmente.

I profughi siriani in Libano, non riconosciuti come rifugiati, sono più di un milione su una popolazione locale di appena 4 milioni. La regione di Tripoli è tra quelle più esposte alla crisi socio-economica.

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