(ANSAmed) - BERLINO, 29 LUG - Il tribunale amministrativo del
Nordreno-Vestfalia ha deciso di non rimandare in Italia due
richiedenti asilo perché nel nostro Paese "rischiano seriamente
di subire trattamenti inumani e degradanti".
La sentenza riguarda due richiedenti asilo provenienti da
Somalia e Mali che per il Regolamento di Dublino sarebbero
dovuti essere rimandati nel luogo di primo approdo competente
per il loro procedimento d'asilo, l'Italia appunto. Nella
motivazione della sentenza si fa riferimento al fatto che
"entrambi i richiedenti non avrebbero accesso a una struttura di
accoglienza e alle relative cure nel caso di un ritorno in
Italia".
"C'è il serio rischio che non siano in grado di soddisfare i
loro bisogni più elementari per un lungo periodo di tempo se
vengono trasferiti di nuovo in
Italia", si legge nella comunicazione pubblicata dal Tribunale
sul suo sito.
Lo scorso gennaio il tribunale superiore per lo stesso motivo
aveva rifiutato il trasferimento in Grecia. (ANSAmed).
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Migranti: corte tedesca, 'in Italia trattamento inumano'
Tribunale decide di non rimandare indietro due richiedenti asilo