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La trasformazione dei sistemi alimentari al centro del Med

Tavola rotonda organizzata da Fao con altri protagonisti

Redazione Ansa

ROMA - I rappresentanti di dieci Paesi del Mediterraneo (Albania, Egitto, Francia, Israele, Italia, Giordania, Malta, Spagna, Tunisia e Turchia) hanno partecipato a una tavola rotonda virtuale per condividere loro prospettive e approcci sulla trasformazione dei sistemi alimentari.
La definizione degli obiettivi e delle azioni prioritarie per la costruzione di sistemi alimentari sostenibili sono stati facilitati dai due 'Sfs-Med' Dialoghi-summit sui sistemi alimentari, e nel secondo di questi si è tenuta la tavola rotonda 'Percorsi per il futuro di sistemi alimentari sostenibili nel Mediterraneo', su iniziativa dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao), del Centro internazionale per gli studi agronomici avanzati sul Mediterraneo (Ciheam), del Segretariato dell'Unione per il Mediterraneo (Ufms), del Programma sistemi alimentari sostenibili di One Planet Network (Opn-Sfsp) e della Fondazione partenariato per la ricerca e l'innovazione nell'area del Mediterraneo (Prima).
Il superamento delle sfide ambientali, economiche e sociali senza precedenti e interdipendenti che interessano l'intera regione richiede infatti un'azione concertata e un'efficace cooperazione nell'ambito di una visione condivisa ispirata ai principi dell'Agenda 2030. I due 'Sfs-Med' Dialoghi-summit sui sistemi alimentari hanno riunito circa 300 persone provenienti da oltre 15 diversi gruppi delle parti interessate e da oltre 30 Paesi, che hanno avuto l'opportunità di scambiare opinioni e condividere idee su cosa si può fare, come e chi deve essere coinvolto in tale cambiamento di rotta nel Mediterraneo.
Tra le proposte emerse figurano la gestione sostenibile di terra e acqua (soluzioni alla scarsità d'acqua come il trattamento delle acque reflue e la desalinizzazione); l'uso sostenibile delle risorse naturali e dei fattori di produzione agricoli (per esempio agro-ecologia, uso di energie rinnovabili); la promozione di scelte alimentari sane e consumi sostenibili (programmi di alimentazione scolastica e di educazione alimentare); il rafforzamento dei collegamenti urbano-rurali e del ruolo delle città; la promozione dell'imprenditoria rurale sostenibile attraverso lo sviluppo di capacità e competenze, con particolare attenzione alle donne e ai giovani; la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari; il miglioramento e l'armonizzazione della governance dei sistemi alimentari a livello nazionale e regionale, anche ricorrendo ad alcuni assetti esistenti come la strategia dell'Ue Farm to Fork o summit sui sistemi alimentari dell'Onu.

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