(ANSAmed) - SARAJEVO, 14 LUG - Nel nordovest della
Bosnia-Erzegovina più di 200 migranti, che soggiornavano in
condizioni disumane nell'edificio fatiscente della ex fabbrica
Krajina Metal alle porte di Bihac, sono stati trasferiti oggi
nel vicino centro di accoglienza di Lipa. Nel darne notizia, i
media locali hanno riferito che tra i profughi, provenienti in
larga parte da Afghanistan e Pakistan, vi erano anche dei
minorenni.
A Lipa sono ora in corso le procedure di identificazione,
registrazione e accertamenti sanitari. Migliaia di migranti in
viaggio lungo la rotta balcanica, i cui flussi sono in costante
crescita, restano per settimane o anche mesi nell'estremo
nordovest della Bosnia-Erzegovina, tentando in tutti i modi di
riuscire a passare in Croazia e proseguire il viaggio verso i
Paesi dell'Europa occidentale.
Lipa è stata al centro delle cronache lo scorso inverno con
centinaia di migranti che per protesta avevano dato fuoco alla
struttura, restando sistemati in condizioni estremamente
precarie, in balia di gelo e neve. Dopo le proteste della Ue e
delle organizzazioni umanitarie internazionali, le autorità
bosniache erano intervenute allestendo una tendopoli per dare un
primo riparo ai profughi. Successivamente il centro di Lipa è
stato radicalmente ristrutturato, ed è ora in grado di
accogliere alcune centinaia di profughi in condizioni dignitose.
(ANSAmed).
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Migranti: Bosnia, 200 trasferiti da una struttura fatiscente
A Lipa, nuovo centro ristrutturato. In ripresa rotta balcanica