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Migranti: Oxfam, 18enni abbandonati in Europa

Senza lavoro, mezzi e il sostegno che avevano da minorenni

Redazione Ansa

ROMA - Posti di fronte ad una burocrazia spesso inestricabile che rende loro quasi impossibile formarsi e trovare un lavoro nel Paese che li ha accolti, i minori migranti arrivati da soli in Europa affrontano un percorso a ostacoli quando compiono 18 anni. È l'allarme lanciato oggi da Oxfam, Greek Council for Refugees, Dutch Council for Refugees, ACLI Francia in un nuovo rapporto in cui si sollecitano l'Unione europea e i Paesi ospitanti, in particolare Italia, Francia, Grecia, Irlanda e Olanda, a un intervento urgente per fronteggiare l'emergenza. Anche se i flussi si sono ridotti negli ultimi anni, ad oggi sono 6.633 quelli accolti in Italia, e Paesi come la Francia ne contano più di 30.000.

"Si tratta di ragazzi che spesso hanno alle spalle esperienze terribili - osserva l'Oxfam - . Basti pensare a quanto successo negli ultimi mesi nei Balcani e al confine orientale italiano, dove molti minorenni soli sono stati respinti dalle polizie di frontiera e costretti a un viaggio a ritroso verso la Bosnia. A quanto avviene sulle isole greche, dove centinaia di minori senza famiglia sono bloccati da mesi in campi profughi senza accesso a servizi e istruzione. E non ultima, alla situazione delle nostre coste".

"Al Governo italiano chiediamo di affrontare in modo più organico il passaggio dei minori non accompagnati all'età adulta, garantendo il coordinamento di tutti gli attori coinvolti - affferma Giulia Capitani, policy advisor di Oxfam Italia su migrazione e asilo - E di promuovere in particolare il ruolo dei tutori volontari, previsto dalla Legge Zampa, e dei tutori sociali dopo il compimento della maggiore età. All'Europa, di spingere gli Stati membri verso politiche strutturate e di mettere a disposizione più fondi per l'integrazione".

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