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Gerusalemme, scontri e arresti a Sheikh Jarrah

Sale tensione, cresce presenza polizia. Monito da Hamas

Redazione Ansa

TEL AVIV - Risale la tensione a Gerusalemme Est, dove la notte scorsa la polizia ha arrestato 15 persone dopo scontri tra israeliani e palestinesi a Sheikh Jarrah. Gli agenti - riferiscono i media - sono intervenuti dopo che i rispettivi gruppi si sono affrontati con lancio di pietre e altri oggetti. Gli arrestati - hanno proseguito - sono tutti palestinesi.

La tensione a Sheihk Jarrah è aumentata nell'ultima settimana a causa della minaccia di sfratto che riguarda intere famiglie palestinesi del posto al termine di una lunga battaglia legale che le vede contrapposte a un gruppo ebraico di destra deciso ad acquisire le proprietà delle case. Vicenda sulla quale pende un ricorso dei legali delle famiglie palestinesi alla Corte Suprema israeliana.

La situazione è complicata dal fatto che lunedì prossimo cade la festa nazionale della 'Giornata di Gerusalemme' con la quale Israele celebra la riunificazione della città dopo la cattura della parte est nella Guerra dei 6 giorni del 1967.

Da Gaza, Mohammed Deif capo delle 'Brigate Izz ad-Din al-Qassam', l'ala militare di Hamas - citato dai media - ha avvertito che Israele "pagherà un prezzo pesante" se si procederà negli sfratti dei palestinesi di Sheihk Jarrah. Per la situazione in atto e anche in previsione delle preghiere del venerdì di Ramadan sulla Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei) la polizia ha irrobustito la sua presenza sia sul luogo sia nel resto della città.

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