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In Trentino digiuno dopo appello Ong per morti Mediterraneo

In solidarietà con le vittime e le loro famiglie

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TRENTO, 30 APR - Anche in Trentino i cittadini stanno aderendo al digiuno a staffetta in solidarietà con i migranti dopo l'appello delle Ong impegnate nel soccorso di vite umane nel Mediterraneo al presidente del Consiglio Mario Draghi.

Il 29 aprile hanno cominciato Bruna Travaglia e don Gianni Damolin, oggi Paolo Rosà, Vincenzo Passerini e Tatiana Brusco; sabato 1 maggio don Cristiano Bettega, Andrea Trentini, Paolo Gatti e Paolo Lima. Domenica 2 maggio digiuneranno Luisa Zanotelli, Roberto Marzari, padre Alex Zanotelli ed Enrico Segnana.

"Crediamo che come dichiara Amnesty International, parlare oggi di Guardia Costiera e di salvataggi è un ossimoro. La Guardia Costiera Libica è in realtà una creazione italiana - nata sotto la gestione degli Interni di Marco Minniti, ma poi sostenuta da tutti i governi successivi, mentre peraltro i giornalisti che indagavano venivano sottoposti a pressioni e intercettazioni indebite - per appaltare il contenimento dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo ad una organizzazione composta da miliziani di fatto senza alcuna esperienza né interesse al soccorso", scrivono i partecipanti.

L'appello è di unirsi "a noi per digiunare insieme, sabato 1 maggio in particolare comunione con la comunità islamica durante il tempo di Ramadan e in solidarietà profonda con le vittime del Mediterraneo, i loro familiari e tutti i migranti che, sulle rotte del mondo, si muovono verso il sogno di una vita migliore, di giustizia e di dignità". (ANSAmed).

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