(ANSAmed) - BEIRUT, 08 APR - Otto mesi dopo la devastante
esplosione del porto di Beirut, che ha causato la morte di più
di 200 persone, il ferimento di altre 6.500 e lo sfollamento di
circa 300mila persone, è andato in onda nelle ultime ore
l'anteprima del cortometraggio del regista e documentarista
libanese Mahmoud Kaabour, dedicato al dramma individuale e
collettivo nel contesto post-esplosione.
Kaabour, da anni residente in Germania, è tornato dietro
la macchina da presa dopo quasi dieci anni di apparente
inattività. Il suo cortometraggio, della durata di 13 minuti, è
intitolato "La mia famiglia e l'esplosione". E racconta come i
membri di una famiglia di Beirut, colpita dall'esplosione del 4
agosto 2020, hanno reagito nel periodo immediatamente successivo
alla devastazione.
"Quando è avvenuta l'esplosione in Libano, ero seduto in
un parco giochi a Berlino con i miei figli. Non potevo credere a
quello che avevo visto su YouTube", ha detto Kaabour in una
intervista apparsa sul sito del quotidiano The National degli
Emirati Arabi Uniti.
"Tutto quello che potevo fare era tornare in Libano e
vedere di persona. Anche se ho lasciato il Libano quando ero
bambino, conosco il paese", racconta Kaabour, che già in passato
a reso omaggio, con documentari e film, alle sue origini
beirutine e libanesi. "Avevo davvero bisogno di tornare indietro
e affrontare il mio lutto. Dietro la telecamera".
Il documentario di Kaabour è andato in onda nei giorni
scorsi per la prima volta su un canale della tv di Stato
olandese. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Esplosione Beirut, in onda documentario dopo 8 mesi
Regista torna dietro la macchina da presa per elaborare il lutto