(di Aldo Baquis)
(ANSAmed) - TEL AVIV, 04 MAR - Secondo Israele, la marea nera
che ha invaso le spiagge dello Stato ebraico il mese scorso è un
atto deliberato di ''terrorismo ambientale'', per il quale
ritiene responsabile l'Iran. Quel greggio sversato, ha affermato
la ministra dell'ambiente, Gila Gamliel, in una conferenza
stampa, si trovava "in una nave pirata di una società
libica, partita dall'Iran. E' essa la responsabile dell'attacco
ambientale".
La nave in questione, ha precisato Gamilel, si chiama
Emerald. A Israele risulta che ha una ventina di anni e che è in
condizioni precarie di manutenzione. Durante la navigazione
dall'Iran aveva tenute spente le apparecchiature di
trasmissione, le aveva accese nell'attraversare il canale di
Suez e le aveva spente ancora all'ingresso nelle acque della
zona economica esclusiva di Israele.
Secondo Rani Amir, un dirigente del ministero dell'ambiente,
la fuoriuscita è avvenuta il 5 febbraio, quando la nave si
trovava a 70-80 chilometri dalla costa israeliana. Lo
sversamento, ha aggiunto David Yahalomi, direttore generale del
ministero, ha riguardato 1000 tonnellate di petrolio greggio.
"Si è trattato di un grave attacco ecologico'" ha affermato.
A causa dell''inquinamento i 180 chilometri di costa
mediterranea di Israele sono stati chiusi al pubblico, mentre
volontari provvedevano a ripulire le spiagge dal catrame. Ma
grande preoccupazione riguarda ancora le possibili ripercussioni
sui fondali marini e sulla qualità dell'acqua che Israele
desalinizza in grandi quantità.
Per identificare la Emerald gli investigatori del ministero
hanno ricostruito le rotte di una quarantina di navi,
escludendole una ad una. Sono stati messi sulla pista della
''nave pirata'' libica anche da informazioni giunte dalla
Grecia. Secondo Amir, la Emerald cercava di trafugare greggio
dall'Iran verso la Siria. In risposta alla domanda se avesse
avuto la missione di colpire Israele, il funzionario ha
risposto: "Verso quella nave abbiamo sospetti più che
ragionevoli. L'inquinamento ci ha colpiti. Potrebbe essersi
trattato di uno sversamento intenzionale, e noi non lo
escludiamo, oppure di un guasto"
In giorni di grande tensione - dopo che il premier Benyamin
Netanyahu ha accusato l'Iran di responsabilità nel recente
lancio di due missili contro la nave Helios Ray di proprietà
israeliana che navigava a sud degli stretti di Hormuz - la
ministra Gamilel ha dunque puntato con decisione un dito
accusatore verso Teheran. ''L'Iran - ha affermato su Twitter-
fomenta terrorismo non solo mediante armi atomiche o
arroccandosi lungo i nostri confini, ma esercita terrorismo
anche colpendo l'ambiente''.
Nel frattempo la Emerald, secondo Israele, è tornata in Iran.
''Chiederemo risarcimenti, anche se ancora - ha ammesso Amir -
non è chiaro come ciò possa avvenire". (ANSAmed).
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Per marea nera Israele accusa Iran: 'Terrorismo ambientale'
Ministra: 'Mille tonnellate di greggio da nave pirata libica'