(ANSAmed) - BELGRADO, 2 MAR - Il presidente montenegrino Milo
Djukanovic ha lanciato oggi l'allarme per il progressivo
peggioramento della situazione epidemiologica nel Paese,
dicendosi a favore del divieto di ingresso per le persone prive
di test negativo al covid, e della necessità di avviare al più
presto una massiccia campagna vaccinale.
Vaccinazioni tuttavia difficili da somministrare dal momento
che le forniture del programma Covax tardano ad arrivare, con le
uniche dosi di vaccino, poche migliaia, donate finora dalla
Serbia. "La salute dei nostri cittadini è in serio pericolo", ha
detto Djukanovic che ha lanciato un appello alla popolazione al
rispetto delle misure di prevenzione, e al governo a intervenire
con misure urgenti per contrastare la rapida diffusione del
contagio da coronavirus.
Il presidente ha parlato di "numeri terribili" che ogni
giorno testimoniano dell'aumento progressivo di contagiati e
vittime. I dati di ieri per il Montenegro, che conta appena 600
mila abitanti, parlavano di 449 nuovi casi (su 1.555 test) e 12
morti, con il numero totale dei decessi che ha superato quota
mille. Solo in febbraio i decessi sono stati 210, con un
incremento del 70% rispetto a gennaio. (ANSAmed).
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Covid: Montenegro, presidente Djukanovic lancia allarme
Situazione peggiora, imporre obbligo test negativo per ingressi