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Siria: al via campagna vaccinazione personale medico

Ombre su ruolo Israele, Damasco afferma: "dosi da paese amico"

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BEIRUT, 26 FEB - La settimana prossima il governo siriano avvia la campagna di vaccinazione anti-covid, partendo dal personale medico. Lo ha annunciato il ministro della salute siriano, Hassan Ghabbash, citato dall'agenzia siriana governativa Sana.

Ieri il giornale filo-governativo Watan aveva pubblicato la notizia che il governo di Damasco aveva ricevuto, da un non meglio precisato "Paese amico" circa 5mila dosi di vaccino cinese, senza specificare quale casa farmaceutica lo avesse prodotto. Il giornale aggiungeva che con queste 5mila dosi saranno vaccinati i primi 2.500 membri del personale medico e paramedico siriano.

Nei giorni scorsi si erano diffuse indiscrezioni, non confermate da Damasco, circa il fatto che Israele tramite la Russia aveva pagato per conto del governo siriano forniture di migliaia di dosi di vaccino anti-covid in cambio del rilascio di una donna israeliana "per errore" entrata illegalmente in territorio siriano dalle Alture contese del Golan.

Lunedì scorso intanto l'ambasciata siriana a Mosca aveva annunciato la concessione dell'autorizzazione del vaccino russo Sputnik V nei territori siriani controllati dal governo siriano.

A gennaio Damasco aveva anche aderito all'iniziativa Covax dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che mira ad aiutare i paesi più poveri.

Ufficialmente, le aree sotto il controllo del governo centrale, che corrispondono grosso modo a due terzi della superficie totale della Siria, hanno registrato 15.343 casi di coronavirus, di cui poco più di mille morti. I territori sotto il controllo curdo, nel nord-Est, hanno registrato quasi 8.600 casi e 313 morti, mentre le zone del nord-ovest sotto influenza e controllo turco hanno segnalato 21.150 contaminazioni e 408 morti.

Medici e organizzazioni sanitarie internazionali ritengono però che il numero di contagi in Siria sia molto più alto, a causa soprattutto del numero limitato di test e delle difficoltà logistiche causate dalle carenti infrastrutture medico-sanitarie, provate da un conflitto armato in corso da 10 anni.

Nel quadro del programma Covax, secondo l'Oms, a partire dalla settimana prossima arriveranno tramite la Turchia nelle zone nord-occidentali siriane circa 336mila dosi di vaccino AstraZeneca. Entro marzo arriveranno le prime 120mila dosi.

L'Oms e l'Unicef avevano affermato nei giorni scorsi che, tramite il programma Covax, entro la fine dell'anno si pensa di vaccinare il 20% della popolazione attualmente presente in Siria. (ANSA).

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