(ANSAmed) - ATENE, 23 FEB - Medici ospedalieri e personale
marittimo sono in sciopero in Grecia per chiedere un aumento dei
salari e indennità di disoccupazione, nonché la protezione dei
loro "diritti sociali", colpiti dalle misure del governo intese
a far fronte alla pandemia. I battelli hanno gettato l'ancora
nei porti della Grecia continentale a causa di uno sciopero di
48 ore, oggi e domani, su indicazione dell'Unione dei meccanici
navali (Pemen), paralizzando i collegamenti marittimi con le
isole, ha annunciato la polizia portuale.
In un comunicato, il Pemen chiede "la protezione dei
disoccupati di lunga durata", "l'aumento dei sussidi di
disoccupazione" e dei salari. Denuncia inoltre "l'aumento del
(ricorso al) lavoro nero" negli ultimi mesi e i "significativi"
deficit del fondo previdenziale (Nat) di questa categoria
professionale. Chiede inoltre "misure per il rimpatrio di
migliaia di marinai" bloccati in altri Paesi a causa della
pandemia.
Centinaia di medici ospedalieri hanno manifestato ad Atene e
in altre città, dopo che il loro sindacato, la Federazione
Oenge, ha indetto uno sciopero di 24 ore. "Non approfittare
della pandemia per compromettere i nostri diritti sociali", ha
scritto Oenge in una dichiarazione. I medici chiedono
"assunzioni massicce" e "requisizione di cliniche private" per
far fronte a "crescenti bisogni", soprattutto negli ospedali
dell'Attica, la regione di Atene, la più colpita dal
Covid-19.(ANSAmed).
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Covid: Grecia, medici e marittimi in sciopero
Chiedono aumento salari e tutela dei 'diritti sociali'