(ANSAmed) - TUNISI, 20 GEN - E' stata una notte decisamente
meno agitata delle precedenti in Tunisia dal punto di vista
della gestione dell'ordine pubblico ma in alcune città ci sono
stati ancora disordini. Qualche tafferuglio tra giovani e forze
di sicurezza, con il consueto scenario di sassaiole da una parte
e uso di gas lacrimogeni dall'altra, si è registrata a Cité
Etthadamen, a Citè Intilaka, sobborghi popolari della capitale,
a Kasserine, Sidi Hassine, Jebel Jelloud, ma l'intervento in
forze della polizia ha impedito il verificarsi degli incidenti
delle notti passate, secondo i media locali.
Nei disordini delle scorse notti sono stati arrestati oltre
600 giovani e giovanissimi. Ieri sera il premier Hichem Mechichi
ha parlato in tv in prima serata dicendo di "comprendere le
proteste e il desiderio di esprimersi di tanti tunisini" ma di
non giustificare "il mancato rispetto del coprifuoco notturno, i
saccheggi e le devastazioni di proprietà pubbliche e private".
Un discorso che pare non abbia convinto troppo i giovani, almeno
ad osservare le vignette ironiche già apparse sui social che lo
accostano all'ultimo discorso in tv di Ben Ali, prima della sua
fuga in Arabia Saudita. La situazione socio-economica tunisina
attuale, in effetti, è piuttosto critica con un crollo del Pil
dovuto alla pandemia del 9% e la mancanza di prospettive
concrete di ripresa nell'immediato.
Preoccupante anche la situazione Covid, con 184.483 casi
confermati al 18 gennaio, un numero elevati di decessi nelle
ultime 24 ore (94), che portano il totale dei morti per il virus
a 5.844. 1.985 sono le persone ricoverate, di cui 381 in terapia
intensiva e 124 in respirazione assistita. Il premier Mechichi
ha annunciato sabato scorso un sostanzioso rimpasto governativo,
per dare maggior efficacia all'azione dell'esecutivo, che
interessa ben 11 ministri, atteso ora al vaglio del parlamento.
(ANSAmed).
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Tunisia: ancora disordini in alcune località
Per le forze dell'ordine la situazione è sotto controllo