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Covid: Unhcr, vaccinati i rifugiati in Giordania

Grandi, 'tutti i Paesi li includano nelle campagne nazionali'

Un medico somministra il vaccino contro il Covid-19 ad un uomo all'ospedale di Irbid in Giordania

Redazione Ansa

ROMA - La Giordania è uno dei primi paesi al mondo ad aver avviato le vaccinazioni contro il Covid-19 per i rifugiati, riferisce oggi l'Unhcr, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati. Raia Alkabasi, una donna irachena che vive nella città settentrionale di Irbid, è stata la prima rifugiata registrata dall'Unhcr nel Paese ad aver ricevuto oggi il vaccino presso l'ospedale di Irbid. I vaccini vengono somministrati dal Ministero della Salute della Giordania.

"Ancora una volta la Giordania ha dimostrato una leadership esemplare e solidarietà nell'accoglienza dei rifugiati. Il paese ha incluso i rifugiati in ogni aspetto della risposta sanitaria pubblica alla pandemia, compresa la campagna nazionale di vaccinazione, dimostrando come si dovrebbe agire se vogliamo mantenere tutti al sicuro", ha detto l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi. "Faccio appello a tutti i Paesi affinché seguano l'esempio e includano i rifugiati nelle loro campagne di vaccinazione alla pari con la popolazione nazionale e in linea con i principi di assegnazione del Covax", ha aggiunto.

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