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Coronavirus: Gerusalemme, chiude la moschea al-Aqsa

Misura sanitaria ordinata dall'Ente islamico Waqf

Redazione Ansa

TEL AVIV - Il Waqf, l'Ente palestinese per la custodia dei Luoghi santi, ha vietato l'ingresso di fedeli e visitatori nella Moschea al-Aqsa e nella Spianata adiacente per tre settimane, a partire da venerdì dopo lo svolgimento delle funzioni. L'obiettivo, ha spiegato, è di combattere la diffusione del coronavirus.

Hatem Abdel Kader, un dirigente del Waqf, ha detto all'agenzia di stampa Maan che durante questo periodo nel perimetro della moschea al-Aqsa potranno invece entrare i guardiani, gli impiegati e i religiosi adibiti alla diffusione delle preghiere dagli altoparlanti.

La moschea al-Aqsa era già stata chiusa al pubblico a marzo, nella prima ondata di coronavirus. La seconda ondata si è intanto manifestata con irruenza in Cisgiordania, a Gerusalemme est e - in misura minore - anche a Gaza. Due mesi fa il ministero palestinese della sanità riferiva che fra i palestinesi i contagiati erano allora 9.000 e i decessi 55. Ieri il numero dei contagiati palestinesi dall'inizio della pandemia era di 42.379 e i decessi 276. A Gerusalemme est i malati attivi sono circa 2.000.

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