(ANSAmed) - ROMA, 5 AGO - È salito a più di 100 morti e circa
4 mila feriti il bilancio delle due esplosioni che hanno
devastato Beirut nel pomeriggio di ieri, secondo quanto
riportato dalla Croce Rossa libanese, e ci aspetta che i numeri
possano ancora salire. I soccorritori hanno lavorato per tutta
la notte. Le esplosioni, udite anche a Nicosia (Cipro), a 240
chilometri (150 miglia) di distanza, sono state registrate dai
sismologi come l'equivalente di un terremoto di magnitudo 3,3.
A provocare le esplosioni sarebbe stato un carico di nitrato
di ammonio di oltre 2.700 tonnellate conservato nell'hangar 12
del porto dopo esser stato confiscato nel 2013 da una nave: il
presidente Michel Aoun ha detto che aver tenuto lì quel
materiale senza misure di sicurezza è «inaccettabile». Il primo
ministro Hassan Diab ha promesso che le responsabilità saranno
accertate e «i responsabili ne pagheranno il prezzo». Testimoni
hanno riferito di aver visto una nuvola arancione come quella
che appare quando viene rilasciato gas tossico di biossido di
azoto dopo un'esplosione che coinvolge nitrati e nel Paese è
forte la preoccupazione anche per le tossine presenti ora
nell'aria. Il ministro della salute libanese, Hamad Hasan,
consiglia a chiunque possa di andare via da Beirut. Hasan -
citato dai media locali - afferma infatti che materiali
pericolosi sprigionatisi nell'aria dopo le deflagrazioni
potrebbero avere effetti a lungo termine mortali. Le squadre di
soccorso stanno cercando oltre 100 persone ritenute disperse.
Dichiarato lo stato di emergenza per due settimane mentre la
comunità internazionale si mobilita per offrire aiuti.
L'esplosione è avvenuta in un momento estremamente delicato
in un Paese travolto da una crisi economica disastrosa, con le
tensioni di confine che si sono riaccese negli ultimi giorni tra
Israele e le milizie filo-iraniane di Hezbollah, e la sentenza
del processo, attesa venerdì, per l'uccisione nel 2005 in un
attentato a Beirut dell'ex primo ministro Rafic Hariri e altre
21 persone. Gli imputati sono quattro membri dello stesso
Hezbollah, tutti latitanti. (ANSAmed).
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Esplosione a Beirut, oltre cento morti e 4mila feriti
Le autorità: 'Aria tossica, chi può lasci la città'