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Serbia: scontri Belgrado, usati lacrimogeni non in dotazione

Ministro interno, 'persone arrivate solo per creare caos'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BELGRADO, 10 LUG - Il ministro dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic ha detto che davanti e nei dintorni del parlamento a Belgrado, teatro degli scontri e delle violenze dei giorni scorsi, sono state trovate cartucce per gas lacrimogeni che non sono in dotazione al ministero serbo.

"Abbiamo trovato cartucce che non vengono utilizzate dalla nostra polizia, ne accerteremo l'origine e la fonte di produzione per stabilire chi abbia potuto utilizzarle", ha detto Stefanovic oggi alla tv privata Pink. E' evidente, ha osservato, che si tratta di persone giunte preparate e pronte a provocare scontri lanciando lacrimogeni contro gli agenti. Cosa questa, ha detto, del tutto insensata poiché i poliziotti in assetto antisommossa sono dotati di maschere antigas, e non subiscono conseguenze per i lacrimogeni.

Stefanovic ha parlato di provocatori giunti col solo scopo di creare caos e incidenti, e che non si tratta in nessun caso di ragioni democratiche alla base delle manifestazioni. Sia il presidente Aleksandar Vucic che la premier Ana Brnabic hanno fatto chiaro riferimento alla probabile partecipazione negli scontri a Belgrado di persone straniere. Il ministro Stefanovic ha detto oggi che negli incidenti degli ultimi giorni a Belgrado e altre località del Paese sono rimasti feriti 118 poliziotti e che oltre 150 persone sono stati arrestate, fra le quali anche due israeliani. Dalle prime stime, ha aggiunto, si calcola che i danni per le violenze negli scontri ammontino a oltre un milione di euro. (ANSAmed) (ANSA).

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