Rubriche

Siria: Hrw, rinvenuti corpi in foiba Isis nel nord

Si cerca gesuita italiano Paolo Dall'Oglio scomparso nel 2013

Redazione Ansa

BEIRUT - L'Isis ha a lungo usato una foiba nel nord della Siria per gettare i corpi delle persone che teneva prigioniere o che aveva rapito. Lo riferisce Human Rights Watch (Hrw), i cui ricercatori si sono potuti recare sul terreno e documentare in prima persona l'esistenza di corpi in stato di decomposizione nel cratere.
Il gesuita romano Paolo Dall'Oglio è tra le persone scomparse in quella zona nel 2013 e la cui sparizione è attribuita proprio allo 'Stato islamico'. Secondo Hrw, questo inghiottitoio naturale a nord di Raqqa, ex capitale dell'Isis, è diventato col tempo una delle fosse comuni usate dai jihadisti. Il cratere si trova a 85 km a nord di Raqqa e prima dello scoppio della guerra nel 2011 era una delle attrazioni naturali della zona, conosciuto col nome arabo di "al-Hota". Da quando l'Isis ha preso il controllo della zona tra il 2013 e il 2014, al-Hota è diventato uno dei buchi neri dove i jihadisti gettavano i corpi dei loro prigionieri, affermano i ricercatori di Hrw, che con l'uso di un drone e di software informatici hanno potuto rinvenire alcuni corpi in fondo alla foiba, profonda circa 50 metri. L'area è dall'ottobre scorso sotto controllo delle milizie arabe cooptate dalla Turchia. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it