(ANSAmed) - BOLOGNA, 22 APR - Fare pressioni sul governo
egiziano affinché "Patrick Zaky sia rilasciato per motivi di
salute": è l'appello di Amnesty International, Università e
Comune di Bologna contenuto in una lettera inviata
all'ambasciatore italiano al Cairo, Giampaolo Cantini. I
firmatari, apprende l'ANSA, chiedono di fare pressione affinché
lo studente egiziano dell'ateneo bolognese arrestato il 7
febbraio in Egitto "sia rilasciato il prima possibile o gli sia
concesso almeno di scontare la detenzione preventiva presso il
suo domicilio".
A spingere Amnesty, Comune e Università di Bologna a chiedere
un intervento dell'ambasciatore italiano in Egitto "sono stati
da un lato lo stillicidio di udienze convocate e rinviate nelle
ultime cinque settimane, in un Paese dove peraltro l'attività
giudiziaria è pressoché ferma a causa della pandemia da
Covid-19" e poi "soprattutto la circostanza che Patrick Zaky è
asmatico, dunque un soggetto a rischio di contagio più di altri
che si trova in un ambiente - una prigione egiziana - dove più
che in altri può propagarsi il virus".
Nella lettera all'ambasciatore Cantini è stato sottolineato
come altri Stati dell'Africa settentrionale abbiano preso
iniziative per decongestionare i centri di detenzione e che un
provvedimento del genere è stato sollecitato al Governo egiziano
all'inizio di aprile anche dall'Alta commissaria Onu per i
diritti umani. (ANSAmed).
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Lettera a amb.Italia,'fare pressioni per la libertà di Zaky'
Appello di Amnesty International, Università e Comune Bologna