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Grecia, campi per i rifugiati in lockdown fino al 10 maggio

La decisione di Atene dopo la scoperta di casi di contagio

Redazione Ansa

ATENE - Il governo greco ha deciso di estendere le restrizioni ai movimenti di migranti e rifugiati residenti nei campi di accoglienza della Grecia almeno fino al 10 maggio per contenere il contagio ds coronavirus (Covid-19). La decisione del governo di Atene è stata annunciata lunedì in un decreto che porta le firme dei ministri alla Protezione civile, Michalis Chrysochoidis, alla Salute, Vasilis Kikilias, e alle Migrazioni, Notis Mitarakis.

Una decisione che segue la scoperta di casi confermati di contagio da Covid-19 in due strutture di accoglienza. Il primo risale ad alcuni giorni fa, quando le autorità hanno messo in quarantena il campo per rifugiati di Ritsona, alle porte di Atene, dove almeno 20 richiedenti asilo ospiti sono risultati positivi al tampone. E' stata inoltre confermata - fa sapere la filiale greca dell'Oim, l'agenzia Onu per le migrazioni - la positività al virus di una donna proveniente dall'Africa, incinta al sesto mese e alloggiata temporaneamente presso la struttura di accoglienza provvisoria di Porto Heli, nel sud della Grecia.

L'Oim dichiara che la donna, che non viene identificata, "ha avuto bisogno del ricovero ed è stata trasferita in ambulanza all'ospedale di Nauplia. Sulla base delle misure sviluppate dalle autorità greche e da esami medici approfonditi, la donna è stata trovata positiva al Covid-19. Trattandosi di un caso asintomatico e su indicazioni dello stesso ospedale, la donna è stata posta in isolamento".

L'albergo adibito a centro di accoglienza dove risiedeva prima del ricovero, che accoglie al momento 470 richiedenti asilo, è stato interamente posto in quarantena sotto la supervisione dell'Organizzazione nazionale greca della Sanità (Eody) e del ministero delle Migrazioni, e agli ospiti sono state imposte restrizioni ai movimenti.

"Il personale dell'Oim - si legge in una nota dell'agenzia Onu - resta presente nella struttura (di accoglienza di Porto Heli) per fornire assistenza, nell'ambito del progetto Filoxenia, promosso dalla direzione generale dell'Oim.

Coordinatori, interpreti, psicologi e assistenti sociali dell'Oim sono in contatto costante con gli ospiti per aiutarli in questa difficile situazione, anche per incrementare la sensibilizzazione fra i richiedenti asilo delle linee guida di comportamento sul coronavirus", scrive l'Oim, aggiungendo che il suo personale "sarà fornito di tutto l'equipaggiamento necessario: mascherine, guanti e uniformi", che "i locali dell'albergo sono stati disinfettati". L'Oim scrive anche che nella struttura è presente anche il personale sanitario governativo, che eseguirà i test col tampone su tutti gli ospiti, sul personale dell'hotel e sugli addetti Oim.

OIM SI ATTIVA CONTRO IL CORONAVIRUS

Intanto, l'Oim fa sapere di star continuando a coordinare il trasferimento di oltre 2.000 rifugiati "vulnerabili al Covid-19", dai campi sovraffollati delle isole greche e delle periferie, in appartamenti, in collaborazione con l'Unhcr, l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati. L'Oim ha pianificato il trasferimento dai campi sulle isole, come Lesbo, Chio e Samo, in alberghi e appartamenti sulle isole o nella Grecia continentale "entro un paio di mesi", come ha ricordato alcuni giorni fa il capo dell'Oim in Grecia, Gianluca Rocco.

Fra i 2.000 rifugiati giudicati "vulnerabili" al virus, ci sono diverse persone di oltre 65 anni e altre con problemi di salute.

La decisione dell'Oim segue anche l'appello dell'Unhcr ad alberghi e navi perché affittino allo stato per accogliere i rifugiati in quarantena. Diverse navi sono attese ai porti delle isole di Lesbo, Chio, Samo, Kos (Coo) e Lero per un servizi di 15 giorni estendibile a due mesi: un piano approvato dal governo greco e finanziato dall'Unione europea.

Rocco ha quindi spiegato che "le autorità greche e l'Oim stanno cercando di creare delle strutture in grado di accogliere fino a 5.000 richiedenti asilo entro i prossimi due mesi, anche ricorrendo alla ristrutturazione di vecchi edifici e alla realizzazione di prefabbricati".

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