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Coronavirus: Archeologi a Raggi, stop cantieri inessenziali

Roma, molti al lavoro per sorvegliare cantieri stradali

Redazione Ansa

ROMA - La sindaca di Roma Virginia Raggi imponga lo stop a tutti i cantieri ancora aperti in città e non essenziali. E' la richiesta dell'Ana, associazione nazionale archeologi, preoccupata per la salute di tanti professionisti dell'archeologia ancora al lavoro in questi giorni nelle strade della città per la sorveglianza archeologica prevista in concomitanza di ogni lavoro avviato sulla superficie stradale.

"Ogni cantiere provoca inevitabilmente piccoli assembramenti di persone - spiegano dall'Ana - e ognuno di questi lavoratori mette a rischio non solo la propria salute ma anche quella delle persone con cui viene in contatto: solo in pochissimi casi è possibile rispettare le misure di sicurezza previste dalla normativa per il contenimento del contagio da Coronavirus". Per questo l'associazione ha distribuito agli archeologi un vademecum con le regole da seguire imprescindibilmente per la sicurezza, suggerendo ad ognuno di loro di chiedere lo stop del cantiere nel caso non fosse possibile metterle in pratica. Da qui la richiesta alla sindaca di "di svolgere in prima istanza controlli mirati sui cantieri in corso, anche tramite l'ausilio della Asl per quanto di competenza, delle forze dell'ordine e della protezione civile, e di sollecitare in seconda istanza le committenze coinvolte (Acea, Italgas, Telecom,Metro C, ecc.)" spiega la presidente di Ana Lazio Carlotta Bassoli "affinché siano sospese tutte le attività di scavo non essenziali al mantenimento dei servizi basilari della nostra città, nell'interesse esclusivo della salvaguardia della salute dei cittadini e nel rispetto della nostra responsabilità civica di lavoratori verso le misure di contenimento al Covid-19 disposte dal presidente del Consiglio dei ministri".

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