(ANSA) - ROMA, 24 FEB - La Croazia ha deciso di sospendere
tutte le gite scolastiche in Italia per un mese per limitare al
massimo il rischio di diffusione dell'epidemia da coronavirus.
Il ministero degli Esteri ha invece consigliato ai cittadini
croati di evitare viaggi in Veneto e in Lombardia, regioni che
sono state dichiarate "a rischio di contagio da coronavirus". Un
gruppo di 42 studenti e quattro docenti di un liceo di Pola
rientrato da Venezia ieri, è stato messo in isolamento
domiciliare e sotto osservazione per due settimane.
- L'Albania ha rafforzato le misure preventive dopo i casi di
coronavirus in Italia, ma ha deciso di non imporre il divieto
dei collegamenti aerei e marittimi con l'Italia, nonostante la
loro alta frequenza. Solo oggi sono attesi all'aeroporto di
Tirana 17 i voli in partenza da 11 destinazioni italiane, di cui
otto del centro nord. "Le nostre misure saranno proporzionali al
grado del rischio", ha detto il ministro della Sanità, Ogerta
Manastirliu, rispondendo alle domande dei giornalisti su un
probabile divieto dei collegamenti con l'Italia. Dal momento
della verifica dei casi sul territorio italiano le autorità
albanesi hanno raddoppiato i controlli nell'unico scalo
internazionale di Tirana, nei porti di Durazzo e Valona e anche
nei valichi di frontiera. I passeggeri provenienti dall'Italia
sono stati sottoposti alla misurazione della temperatura, mentre
sono obbligati a lasciare alle autorità i loro contatti. Oltre
4mila passeggeri sono stati controllati ieri. Al momento in
Albania non si sono verificati casi con il coronavirus. Sei
pazienti sospettati sono risultati negativi ai test.
- La chiusura delle frontiere con l'Italia sarebbe
"totalmente inutile": il presidente dell'associazione francese
dei medici di Pronto Soccorso, Patrick Pelloux, intervistato da
BFM-TV, ha risposto così a una domanda sull'emergenza
coronavirus in Italia e i relativi rischi per la Francia.
Riflettere su un'ipotetica chiusura del confine di Stato come
evocato dal deputato repubblicano, Eric Ciotti, membro
dell'assemblea nazionale delle Alpi Marittime? "Non sarebbe
efficace", ha replicato il medico storico collaboratore di
Charlie Hebdo, aggiungendo che in ogni caso "sarebbe un pò
tardi. E poi c'è da chiedersi se avrebbe limitato i contagi, non
è sicuro". E ancora: "Capisco la preoccupazione di Ciotti, ma
non bisogna fare cose a vanvera. Dobbiamo avere fiducia nella
scienza. Oggi sappiamo che in Francia, contrariamente
all'Italia, abbiamo fatto molta attenzione a tutti quelli che
presentavano primi sintomi". Per il medico francese "ciò che
accade in Italia è relativamente inquietante". "Se l'Italia
riesce a far leva sui confinamenti, riuscendo a circoscrivere
l'inizio dell'epidemia - ha precisato - possiamo sperare che il
virus si fermerà intorno alla regione di Milano. Se invece
l'Italia verrà travolta dall'epidemia, bisogna riflettere su un
altro scenario, con il passaggio del virus nel sud-est della
Francia". Pelloux ha poi aggiunto che "non bisogna avere paura
degli italiani" e "avere fiducia nel sistema sanitario". Ha poi
lodato la reazione delle autorità francesi, con il confinamento
già da gennaio di tutti i rimpatriati sospetti provenienti dalla
Cina. Ma ora, ha avvertito, bisogna preparare "l'atto seguente".
E questo significa per lui anche "centri di depistaggio
ultrarapido".(ANSA).
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Coronavirus: Croazia blocca gite scolastiche in Italia
Francia e Albania, attenzione ma nessuna misura