Rubriche

Tunisia: convegno Studi Mediterranei, focus su tema 'follia'

Incontro internazionale il 24 e 25 febbraio a La Marsa

Redazione Ansa

TUNISI - Ricercatori e docenti universitari di Maghreb, Italia, Francia, Canada, Stati Uniti e Tunisia, specializzati nel dialogo tra le due rive del Mediterraneo, saranno impegnati il 24 e 25 febbraio allo storico Palazzo Essaada, del comune della Marsa, per il VI Convegno Internazionale di Studi Mediterranei. Organizzato dalla Facoltà di Lettere dell'Università de la Manouba, dalla Cattedra Sicilia Vincenzo Consolo per il dialogo di Culture e Civiltà, dall'Aislli (Associazione Internazionale Studi di Lingua e Letteratura italiana) - Africa, in collaborazione con il comune della Marsa, l'evento coordinato dai professori Alfonso Campisi, ordinario di filologia romanza alla Manouba e Meriem Dhouib, associato di letteratura rinascimentale presso la Facoltà di Lettere de la Manouba, ha come tema 'La follia, tra creazione e distruzionee e intende analizzare le varie sfaccettature della nozione di follia e del suo rapporto in e con la letteratura e l'arte. Il convegno vedrà un'appendice conclusiva il 27 febbraio, con un momento speciale, presso il Campus della Facoltà di Lettere de la Manouba con l'inaugurazione della scultura di 'Didone, Elyssa, Yammouna', donata all'Università dall'artista palermitano Girolamo Palmizi, amico della Tunisia da anni. Dopo Marenostrum ed I Pilastri della Terra, progetti che hanno condotto alla realizzazione delle sculture-ponte tra Sicilia e Tunisia, Mimmo Palmizi si ripropone sul tema con Yammouna stabilendo un altro contatto: tra Libano e Tunisia, tra Tyro e Tunisi. Yammouna identifica infatti il Bacino del Mediterraneo, convertendo l'accezione latina di 'appropriazione' (Mare Nostrum) in quella della parola libanese che traduce un'aspirazione, una speranza. Che e' condivisione. Con un'altezza di 2 metri e 35 centimetri, l'opera si sdoppia nelle componenti: Elyssa a Tyro, Elyssa a Tunisi. Formalmente le due strutture si scompongono negli elementi ondulati che si proiettano in reciprocità. Elissa guarda al mare, il mare guarda ad Elissa. E' una dualità che rimanda alla rinascita e sottende il peso della cancellazione, dello sradicamento, della contaminazione culturale. (ANSAmed).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it