(ANSAmed) - ROMA, 23 GEN - Nel campo di Moria, sull'isola di
Lesbo, "il governo greco sta deliberatamente negando ad almeno
140 bambini con malattie croniche, complesse e potenzialmente
mortali la possibilità di ricevere cure mediche adeguate". E'
quanto denuncia Medici Senza Frontiere, che chiede alle autorità
greche di intervenire, evacuando tutti i bambini gravemente
malati sulla terraferma, in Grecia o all'interno dell'Unione
europea, dove possano ricevere le cure necessarie.
"Vediamo molti bambini colpiti da malattie, come gravi
problemi di cuore, diabete o asma, costretti a vivere in rifugi
di fortuna, in condizioni orribili e antigieniche, senza accesso
a cure mediche specialistiche e ai farmaci di cui hanno
bisogno", dichiara Vittoria Zingariello, responsabile del team
degli infermieri di Msf a Lesbo. "Msf sta discutendo con le
autorità greche sul trasferimento dei bambini che necessitano
cure mediche urgenti ma, nonostante siano stati esaminati alcuni
casi, ancora nessuno ha lasciato l'isola. La riluttanza del
governo greco a trovare una soluzione rapida e sistemica per
questi bambini, compresi alcuni neonati, non è solo vergognosa
ma rischia anche di determinare danni irreparabili al loro stato
di salute, se non di condurli addirittura alla morte".
Nel luglio 2019, secondo quanto denuncia l'Ong, il governo
greco ha revocato l'accesso all'assistenza sanitaria pubblica ai
richiedenti asilo e alle persone senza documenti che arrivano
nel paese, lasciando oltre 55.000 uomini, donne e bambini senza
possibilità di cura.(ANSAmed).
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Migranti: Msf, Grecia nega cure essenziali a bimbi malati
A Lesbo in 140 vivono in condizioni orribili e antigieniche