(ANSAmed) - BEIRUT, 14 GEN - Si riaccendono le proteste
popolari in Libano contro il carovita, la corruzione e l'intero
sistema politico-confessionale. Stamani numerose città del Paese
si sono risvegliate con blocchi stradali lungo diverse arterie,
oltre a strade locali a Beirut, Tripoli, Sidone, nella parte
centrale della valle della Bekaa. Dopo quasi un mese dalla
nomina di Hassan Diab come nuovo premier incaricato di formare
il governo, la situazione istituzionale è in stallo vista
l'opposizione dei principali partiti al governo e in parlamento
di approvare un esecutivo tecnico slegato dai tradizionali
poteri politici e confessionali.
La crisi economica si è intanto aggravata con un aumento dei
prezzi dei beni al consumo e con l'impennata della svalutazione
della lira locale rispetto al dollaro: cambiato ora a 2.600 lire
libanesi rispetto al cambio ufficiale e fittizio di 1.500 lire.
Le banche continuano a razionare l'emissione di contanti in
valuta pesante e sono sempre bloccati i trasferimenti di denaro
all'estero. (ANSAmed).
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Libano: riprendono proteste popolari, strade bloccate
La situazione ancora in stallo dopo un mese da nuovo premier