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Migranti: Bosnia, neve e freddo aggravano la situazione a Vucjak

Profughi continuano a rifiutare cibo e acqua. 'Aprite i confini'

Redazione Ansa

SARAJEVO - Si fa sempre più critica la situazione nel campo profughi di Vucjak, presso Bihac, nel nordovest della Bosnia-Erzegovina non lontano dal confine croato, dove gli oltre 600 migranti presenti continuano a rifiutare cibo e acqua offerti dalla Croce rossa, una protesta avviata nei giorni scorsi per chiedere di poter passare in Croazia e proseguire il loro viaggio verso l'Europa occidentale.
Come riferisce la tv regionale balcanica N1 la situazione nel campo - privo delle più elementari condizioni igienico-sanitarie - sta diventando insostenibile con l'arrivo dell'inverno, con neve e freddo intenso. La notte scorsa la temperatura è scesa a meno 5 gradi centigradi, con la gran parte dei migranti privi di scarpe e abbigliamento adeguato.

Nei giorni scorsi a visitare il campo di Vucjak era stata Dunja Mijatovic, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, che aveva parlato di situazione inaccettabile e vergognosa, chiedendo l'immediata chiusura del campo e il trasferimento dei migranti in strutture dignitose e riscaldate.

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