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Gaza: medici, 22 morti in attacchi Israele, 70 feriti

Jihad, 'inappropriato' discutere ora di mediazione

Funerali dei membri della Jihad uccisi dai raid israeliani

Redazione Ansa

TEL AVIV - E' salito a 22 il bilancio dei palestinesi uccisi a Gaza negli attacchi di Israele a seguito del lancio di razzi sullo stato ebraico. Lo fa sapere il ministero della sanità della Striscia che cita fonti locali nel secondo giorno di aperto confronto tra la Jihad Islamica e Israele. Secondo le fonti i feriti sono circa 70.

Tra le vittime Khaled Farag, 38 anni, comandante delle Brigate Al-Quds, ala militare della Jihad, ucciso stamani a Deir el-Balah in un attacco aereo israeliano. Lo hanno annunciato le stesse Brigate riferite dai media. Ieri a Gaza è stato ucciso Baha Abu al-Ata, dirigente della Jihad islamica e comandante supremo delle Brigate al-Quds per il 'Fronte nord' della Striscia. Intanto continua il lancio di razzi sul sud di Israele nelle comunità attorno alla Striscia, tra queste: Tzohar, Ohad, Sde Nitzan, Mivtahim, Amioz, Yesha, Kissufim e Ein Hashlosha.

La Jihad islamica ha sparato stamane 20 razzi Grad verso le vicine città israeliane di Ashkelon e di Sderot, ha riferito un portavoce delle Brigate al-Quds. "La campagna militare contro il nemico prosegue", ha aggiunto il portavoce.

Le strade di Gaza appaiono stamane deserte. Anche oggi le scuole di tutti i livelli restano chiuse e così pure gran parte dei negozi, fatta eccezione per fornai, farmacie e pochi empori.

Nelle strade circolano vetture dotate di altoparlanti che diffondono nei vari quartieri le identità degli uccisi nei raid israeliani. In diversi rioni sono state erette 'tende di lutto' dove i familiari dei caduti ricevono i conoscenti. La maggiore animazione si nota attorno agli ospedali, dove è stato proclamato lo stato di emergenza. Nel frattempo le autorità invitano la popolazione ad agire con cautela e a segnalare tempestivamente alle forze di sicurezza i luoghi colpiti dai raid israeliani, perché siano ispezionati. In particolare, aggiungono, occorre che la popolazione non dia credito ad informazioni infondate che vengono diffuse ad arte sul web, "su iniziativa di Israele".

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